Sto
raccontando al mio amico che avrei preferito essere una donna più semplice. Più
lineare, più contestualizzata, più semplice da gestire, meno ribelle, senza la
passione per la scrittura e per “le denunce a foglio aperto”. Forse dovevo
nascere in una città di provincia, fare una vita stabile e stabilita, fare
sport due volte a settimana la sera, e trovarmi delle passioni comuni alla
maggior parte delle donne e degli uomini… chessò, la salsa e merengue…
Invece
sono nata “difficile”, decontestualizzata, INGESTIBILE (qualcuno ama dire che
sono una donna ingestibile. Io invece mi sono sempre sentita una “carciofa”
alla quale puoi raccontare ogni sorta di bugia e lei ti crede…). Sono nata
ribelle, con la passione per la scrittura e per le denunce che ti creano dei
nemici intorno. Sono nata a Roma, che come tutti ormai sappiamo bene, non è
mica Hollywood, però insomma, da lì a Cinecittà il passo è breve!!! Faccio una
vita instabile, senza progetti, non stabilita, con degli orari irregolari.
L’unico sport che pratico è il nuoto libero: io non mi ci vedo in mezzo a
quella massa di coglionazze che praticano acquagym, o zumba, o crossfit. Io amo
nuotare libera, e questa è un po’ una parafrasi della mia esistenza. Non sto
mai zitta, e soprattutto, detesto la salsa e merengue. Quando vedo la gente
ballare salsa e merengue o quelle robe tipo balli di gruppo, penso sempre “ma
guarda ‘sta massa di cerebrolesi uniformati: va di moda una cosa nelle
palestre, e tutti si iscrivono ed iniziano a praticarla…”. Io non faccio mai
niente che va di moda.
Katy
morosky era così, e nonostante io ami il suo personaggio e lo ritenga uno dei
personaggi femminili di maggiore ispirazione del cinema americano, SE POTESSI –
RIPETO – VORREI TANTO NON ESSERE COME LEI.
Almeno
una volta nella vita, soprattutto a conclusione di una storia d’amore, dovremmo
vedere tutte “COME ERAVAMO”, un film dei primi anni ’70 il cui regista era
Sidney Pollack. Perché dovremmo vederlo? APPUNTO PERCHE’ APPARTENIAMO AL POPOLO
DELLE DONNE COMPLICATE E DIFFICILI: QUELLE CHE, SE LA STRADA PIU’ SEMPLICE DA
PRENDERE E’ LI’ DI FRONTE A NOI, NOI SCEGLIAMO QUELLA PIU’ TORTUOSA (PERCHE’ LE
COSE SEMPLICI NON FANNO PROPRIO AL CASO NOSTRO). QUELLE CHE NELLA LORO
COMPLICANZA CI MORIRANNO DENTRO SENZA MAI RINSAVIRE, MENTRE UNA DONNA PIU’
SEMPLICE LE SOSTITUIRA’ IN UN BATTER D’OCCHIO. QUELLE CHE SE POTEVANO RENDERSI
LA VITA PIU’ FACILE, COGLIONANDO GLI UOMINI DALLA MATTINA ALLA SERA, PRENDENDO
TEMPO E “FACENDO MELINA”, HANNO DECISO DI AVERE TUTTO SUBITO, E NEL FARLO,
HANNO USATO GLI OCCHI E LE PAROLE PIU’ SINCERE DEL MONDO.
Hubbel
Gardiner in fondo era un uomo semplice, e Katy Morosky una donna troppo
impegnativa per lui. Lei guidava delle battaglie nel sociale e nella vita di
tutti i giorni, e lui avrebbe voluto vederla come tutte le altre donne, a fare
shopping per negozi o a cucinare, a tirare su dei figli. Ecco, Katy non aveva
la capacità di “incastrare” un uomo con la “GATTAMORTAGGINE” del cervello.
Preferiva farlo ragionare, un uomo. IL PROBLEMA ERA CHE HUBBEL DETESTAVA IL
RAGIONAMENTO. O MEGLIO, ALL’INIZIO NE ERA AFFASCINATO, POI PERO’ SAREBBE STATO
TROPPO PER UNO COME LUI.
Tuttavia
Katy amava Hubbel, eccome se lo amava! Lo amava talmente tanto che quando in
una scena (masochisticamente) gli chiede “perchè?” lui le risponde “tu sei
troppo…”, ed infatti, un minuto dopo, tira un pugno al muro, come a dire “cazzo
Katy, io ti adoro: sei dolce, gentile, intelligente, preparata, sexy. A letto
io e te siamo una bomba... eppure sei troppo, ed io preferisco una che sia
meno. E’ PIU’ SEMPLICE, SENTO CHE HO IL TEMPO DI PRENDERE LA VITA IN MANIERA
MENO IMPEGNATIVA.”
HUBBEL
DA’ UN PUGNO AL MURO PERCHE’ SA DI ESSERE UN PERFETTO COGLIONE, EPPURE IL SUO
RAGIONAMENTO HA UN SENSO: E’ COME DIRE “qui davanti ho un barattolo di Nutella
e uno di dolcificante dietetico. Ebbene, io scelgo di mangiarmi il dolcificante,
perché con la Nutella sarei destinato ad ingrassare”. HUBBEL LE HA DETTO UNA
FRASE MERAVIGLIOSA E KATY LO SA. PER QUESTO LEI DECIDE DI NON CAMBIARE PER LUI:
VA AVANTI CON LA SUA VITA E CON LE SUE BATTAGLIE DI SEMPRE. LUI HA SCELTO UNA
DONNA PIU’ SEMPLICE.
SE
ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA VI SIETE SENTITE DIRE FRASI COME: “VOGLIO UNA DONNA
PIU’ SEMPLICE, MENO POLEMICA, CHE SAPPIA TACERE, MAGARI MENO IN PACE CON LA
PROPRIA SESSUALITA’, MA COMUNQUE PIU’ GESTIBILE SOTTO ALTRI PUNTI DI VISTA”,
dovete fare due cose: la prima è vedere “COME ERAVAMO” ed ergerlo
immediatamente a paladino dei vostri film preferiti. La seconda, è lasciare
andare gli uomini che vi hanno detto tali frasi, ricordandovi di quando all’inizio
erano più passionali, più “sanguigni”, meno pronti a schiacciare le vostre
personalità per ridurle al niente.
Non
siete snob, né sbagliate, né troppo “impegnate”, né troppo brave con la
dialettica. Siete diverse. Per gli “uomini Hubbel” non andate bene. Però Hubbel
nel film fa una pessima figura. Infatti nell’ultima scena lei lo saluta
dicendogli:
“La
tua ragazza è molto attraente. Porta anche lei quando vieni a trovarmi”, ma in
realtà la sua dialettica è talmente ironica, che quella frase in realtà vuole
dire “CARO HUBBEL, SE TU SEI IL PRIMO CHE AFFERMA CHE LA SEMPLICITA’ FA PIU’ AL
CASO TUO, VUOL DIRE CHE HO COMMESSO UN GRAVE ERRORE. TU NON SEI L’UOMO PER ME,
HUBBEL… HUBBEL, PRENDITI LEI. ADDIO”. NELL’ULTIMA SCENA HUBBEL LA GUARDA, LA
TOCCA E LA STRINGE A SE’, COME UN TIZIO A DIETA STRINGEREBBE A SE’ UN BARATTOLO
DI NUTELLA.
Hubbel
rosica come un porco in realtà. SCEGLIENDO L’ALTRA HA SMINUITO ANCHE SE STESSO.
HA FATTO COMPRENDERE AL MONDO INTERO CHE LUI HA SCELTO LA LINEARITA’, E DI
CONSEGUENZA E’ UN UOMO MEDIO.
NON
E’ UN UOMO PIU’ FELICE. E’ UN UOMO PIU’ SEMPLICE, E QUESTO RAPPRESENTA COMUNQUE
UNA GIUSTA E LINEARE SCONFITTA: HA SCELTO UNA DONNA CHE NON GLI RUBA LA SCENA,
CHE PARLA MOLTO MENO DI LUI, CHE CONTINUA A FARLO SENTIRE “HUBBEL-CENTRICO”.
L’UNICO ATTORE SUL PASCOSCENICO E’ LUI. LUI VOLEVA UNA DONNA CHE PARLASSE POCO
E L’HA AVUTA. KATY ERA LOGORROICA.
Ho
finito l’hamburger con di fronte un uomo fuori dalla media. Alle tre del
mattino mi ha chiesto se volevo dormire con lui. L’indomani però avevo troppe
cose da fare… c’era una vita intera da mandare avanti. La mia. Non potevo
fermarmi. Katy morosky non si è mai fermata: ha messo l’amore da una parte e la
razionalità dall’altra.
Talvolta
può essere una giusta soluzione…
LA
DONNA COMPLICATA E INGESTIBILE VI DA’ APPUNTAMENTO A LUNEDI’ PROSSIMO. THE SHOW MUST GO ON…