Sono
stata una donna che ha amato troppo, e ho sbagliato. Non lo sono stata una
volta sola, ma in diverse occasioni della mia vita. A lungo e per tanto tempo
mi sono interrogata su cosa fosse l’amore, inseguendolo e interrompendo delle
fasi della mia vita in cui ero particolarmente concentrata su me stessa. Ho
“interrotto” la mia vita per amore, e NON ho fatto bene. Non perché non fossi
ricambiata, e nemmeno perché ad un certo momento le mie storie finivano, bensì
perché senza nemmeno rendermene conto, ho messo me stessa in secondo piano, e
ciò non sarebbe stato giusto nemmeno per l’uomo migliore del mondo.
Potrei
mettere in discussione me stessa e la mia esistenza SOLO per mia madre, mio
padre, mio fratello, il mio cane, ed un figlio (quando un giorno ne avrò uno),
e ritengo questi, gli unici amori degni di vedere passare me stessa in secondo
piano. Il sano egoismo nell’amore sentimentale (non in quello figliale, materno
o fraterno) salva noi stessi dalle persone che incontriamo sulla nostra strada
e che vorrebbero fagocitarci a causa delle loro personali frustrazioni. Non è
giusto né corretto per noi stessi, pensare di rendere felice l’altro solo
attraverso la nostra infelicità, perché l’amore non è un sentimento che toglie,
ma un’emozione che dà. Non è nemmeno un sentimento che egoisticamente
“possiede”, bensì qualcosa che attraverso la libertà che lasciamo all’altro,
autoalimenta la nostra.
Io
non sarei stata felice con te, perché tu avresti voluto possedermi cercando di
modificare le mie scelte e la mia maniera di essere. Era un amore egoista il
tuo, perché pretendeva che io lo alimentassi perdendo linfa vitale. Per un po’
mi sono voluta auto convincere che fosse giusto così, che fosse bello
trasmetterti un senso di appagamento attraverso l’energia che succhiavi a me.
Fortunatamente la mia personalità e il mio carattere hanno prevalso, e mi sono
liberata da quella gabbia che, giorno per giorno, ti ho lasciato costruire
attorno a me. Tu non lo hai mai accettato: per te la sottomissione di una donna
è una forma d’amore. Peccato che l’amore non si misuri con la schiavitù, né con
la sofferenza che si infligge all’altro.
Ti
ringrazio quindi, per avermi aiutata ad aprire la porticina di quella gabbia,
consapevole tu stesso che la tua presenza nella mia vita avrebbe rappresentato per
me una rovina, o forse, semplicemente consapevole del fatto che, seppur
rinchiusa in una gabbia, restavo SEMPRE E COMUNQUE la donna che sono, ovvero
una che non abbassa la testa MAI, anche se versa fiumi di lacrime. Da questo
punto di vista, hai perso, perché non sei riuscito a plasmarmi come avresti
voluto. Poi hai fallito anche da un altro punto di vista, e cioè PERDENDOMI IRRIMEDIABILMENTE,
PERCHE’ NON ESISTE ALCUNA POSSIBILITA’ CHE IO TORNI CON TE. Credimi, conta poco
il fatto che qualche giorno dopo essere fuggito, saresti tornato da me, PERCHE’
IO NON TI AVREI VOLUTO INDIETRO. Nei primi tempi non avrei desiderato altro che
riaverti di nuovo con me. Ora invece, col senno di poi, guardo a come mi
avresti ridotta (rinchiusa in quella gabbia), e ringrazio il cielo di poter
ancora volare in alto, senza essere più perseguitata dall’incubo di avere le
ali tarpate, la voce spezzata, la personalità ridotta al niente.
Invece
come vedi, a dispetto di tutta la sofferenza che ho provato, LA MIA TESTA E’
ANCORA ALTA, SCRIVO ANCORA SU QUESTO BLOG (E LO FARO’ FINCHE’ AVRO’ VOCE) E NON
MI TERRORIZZA PIU’ L’IDEA DI INCONTRARTI SULLA MIA STRADA, PERCHE’ ORMAI NON
PUOI PIU’ SCALFIRMI.
Si,
sono decisamente una donna presuntuosa, perché come tu stesso hai scritto “non
imparo mai le lezioni”. Purtroppo ti sbagli: le lezioni le imparo eccome. Una
di queste è stata “stare lontana da quelli come te”, quelli ai quali, se
erroneamente dai troppo amore mettendo in secondo piano te stessa, entrano
nella tua vita promettendoti di renderla migliore, e invece poi la devastano.
Mi
dispiace, ma la mia vita è rinfrancata ora, e non sarà mai più presa di mira da
uno come te.
Ci
sono stati pochi momenti intensi e belli, ma ho cancellato anche quelli, perché
erano frutto delle tue menzogne.
Puoi
stare tranquillo che il tuo nome non lo farò mai da nessuna parte: IO HO DIFESO
E PRESERVATO LA NOSTRA STORIA QUANDO POTEVA ESSERE DATA IN PASTO AGLI
SCIACALLI, E L’HO FATTO PERCHE’ NON METTO IN PIAZZA CIO’ CHE PRIVATAMENTE VIVO.
Non
devi avere paura quindi, anche se so bene che le donne che ragionano e scrivono
fanno tanta paura. Per questo NON ti meriti me.
Ringrazio
tutti i miei lettori che ogni settimana mi seguono, e mi scuso per questo post
insolito. Sono le parole di una persona che ha incanalato male le energie di un
amore, eppure non mi detesto per questo. Ogni cosa, nella vita insegna.
A
te che sei stato già abbondantemente punito dalla vita, auguro ogni sorta di
bene. Come ti ho scritto, non provo odio né rancore, ma solo molta pena per
l’amore che avresti potuto avere e invece hai buttato via.