domenica 15 febbraio 2015

ORGASMI FEMMINILI E SPECULAZIONE FARMACEUTICA.


Una settimana a casa con l’influenza: sono stata completamente assuefatta dalla televisione. Chi mi conosce bene sa che difficilmente spreco il mio tempo guardando la tv. Mi annoia, non c’è mai nulla di veramente interessante da vedere; i programmi ormai si limitano a degli scadenti reality show in cui la gente fa piazzate di fronte a quella mezza Italia che li guarda e che (purtroppo) detiene il diritto al voto (altrimenti forse in questo paese ci saremmo risparmiati una brutta fine). Fatto sta che qualche sera fa, in preda al delirio febbrile, e tra uno zapping furioso e l’altro, dovendo scegliere tra il Festival di Sanremo e il niente assoluto, mi sono imbattuta in un documentario sul sesso in cui si parlava dell’orgasmo femminile. Quale occasione migliore per scrivere qualcosa a riguardo sul mio blog? E’ vero, si tratta di un argomento vastissimo e pieno di “peculiarità”. Proprio per questo mi sembrava impossibile che in un documentario si potesse generalizzare così tanto su un argomento molto personale. Di più: nel documentario non si parlava propriamente di orgasmi femminili, bensì DI PRESUNTE DISFUNZIONI SESSUALI NELLE DONNE!!!

Fermi tutti! Ma le disfunzioni sessuali non erano una caratteristica che riguardava SOLO gli uomini?! Voglio dire: da un punto di vista “anatomico” e fisico, l’impotenza è una “disgrazia” che colpisce solo ed esclusivamente il genere maschile! Certo, possiamo dire che esistono moltissime donne che conoscono poco il loro corpo e che possiedono un’educazione talmente rigida, da essere totalmente incapaci di provare piacere nell’atto sessuale, ma da qui a dire che esiste una vera e propria “disfunzione sessuale” nelle donne simile a quella degli uomini, ci passa il mare!

Ed infatti il documentario parlava di una malattia totalmente inventata da colossi di aziende farmaceutiche, per lanciare sul mercato un prodotto che fosse in grado di provocare “orgasmi facili” alle donne!!! In pratica un colosso farmaceutico del quale non farò il nome, ha provato a testare su un certo numero di donne che si auto definivano anorgasmiche, quel prodotto universalmente conosciuto come il Viagra, INSTILLANDO NELLE STESSE, IL DUBBIO CHE LA LORO INCAPACITA’ DI RAGGIUNGERE UN ORGASMO, DIPENDESSE NON DAL LORO MODO DI VIVERE IL SESSO, MA BENSI’ DA UNA PATOLOGIA CHE NIENTE AVREBBE A CHE VEDERE CON LA SFERA EMOTIVA.

OHIBO’ DUNQUE, ESSERE ANORGASMICHE NON SAREBBE UNA ROBA CHE DIPENDE DA TANTI FATTORI QUALI, LA NOSTRA TESTA, IL NOSTRO MODO DI CONCEPIRE IL SESSO, LA NOSTRA EDUCAZIONE, LA MANIERA IN CUI GLI UOMINI CI TRATTANO O CI PRENDONO A LETTO, MA UNA VERA E PROPRIA “MALATTIA”, AL PARI DELLE DISFUNZIONI ERETTILI DEGLI UOMINI, O DELLA LORO INCAPACITA’ DI EIACULARE (O DI EIACULARE IN TEMPI DECISAMENTE TROPPO BREVI).

Lo confesso, per un momento sono rimasta scioccata: insomma, io SONO una donna etero, e non potrei mai arrivare a credere che una serie ripetuta di mancati orgasmi, dipenda esclusivamente da una, per così dire, malformazione fisica!!! L’orgasmo femminile possiede delle caratteristiche profondamente diverse rispetto a quello maschile: è un fatto delicato, oserei dire quasi “psicologico”, o per meglio dire, “mentale”. Insomma, può capitare che a livello anatomico una donna abbia delle malformazioni che le impediscono di provare il massimo del piacere, ma qui parliamo della messa in commercio di un farmaco che aiuterebbe la stimolazione fisica, e non quella mentale! Una vera e propria pasticca come il Viagra, che consentirebbe di raggiungere il piacere SEMPRE, SEMPRE, SEMPRE!

Ommioddio, improvvisamente per la ricerca farmaceutica siamo diventate degli uomini senza saperlo! Siamo state equiparate a tutti quelli che non riescono a tenerlo su per più di due minuti, oppure a quelli che raggiungono il momento “clou” quando noi siamo ancora a “caro amico ti scrivo…” .  Ok, è definitivo: sono scioccata!!! Non può essere vero!

Ed infatti, donne all’ascolto, non è vero! Avete mai sentito parlare di patologie inventate dalle aziende farmaceutiche per guadagnare soldi? Oppure avete mai chiamato una patologia con il proprio nome, per poi sentirla definire con un altro di fantasia, da tutte quelle aziende che desiderano lucrare sulle malattie? Ebbene, un tempo, se eravamo delle pazze esaurite, ci dicevano che eravamo affette da isteria. Oggi ci chiamano schizofreniche. I sintomi della malattia sono esattamente gli stessi, eppure l’isteria nel tempo è cambiata, trasformandosi in una vera e propria patologia che viene curata in molteplici maniere… anche con gli psicofarmaci. L’essere anorgasmiche invece, NON E’ UNA PATOLOGIA!!! O MEGLIO, E’ IL RISULTATO DI ALTRE PICCOLE PATOLOGIE CHE PERO’ NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI, NON HANNO UNA ORIGINE FISICA O ANATOMICA, BENSI’ MENTALE.

Ebbene, in questo post non volevo più di tanto soffermarmi a spiegare quali possono essere le ragioni che impediscono ad una donna di raggiungere l’orgasmo, MA SICCOME ESISTONO DELLE FOTTUTE AZIENDE FARMACEUTICHE CHE SI SONO INVENTATE UNA IMMAGINARIA MALATTIA DAL NIENTE, MI PREME AVVISARE TUTTI QUELLI ALL’ASCOLTO (SOPRATTUTTO GLI UOMINI), CHE SE UNA DONNA HA DIFFICOLTA’ A RAGGIUNGERE L’ORGASMO, LE RAGIONI POSSONO ESSERE SVARIATE E MOLTEPLICI:

-          Non conosce abbastanza il suo corpo, ed è all’oscuro dei “punti” che possono stimolare il suo piacere.

-          Ha ricevuto un’educazione che l’ha indotta a pensare che “non sia bello né giusto” raggiungere il piacere.

-          Ha al suo fianco un uomo incapace di “guidarla”.

-          Ha al suo fianco un uomo che non è capace di… stimolarla.

-          Ha al suo fianco un uomo che non comprende l’enorme differenza che intercorre tra lo scopare e l’essere in intimità.

-          Non è abbastanza presa sentimentalmente dal proprio uomo, e quindi ha delle difficoltà oggettive a rilassarsi con lui.

-          Non si sente sufficientemente compresa dal suo uomo, e viene spesso e volentieri scambiata per una “macchina”.

-          Non vuole mettersi in discussione in ambito sessuale perché teme ancora il giudizio di un’educazione familiare arcaica e penalizzante.

-          Non fa l’amore sfruttando le posizioni giuste.

Potrei aggiungere un elenco infinito di altre motivazioni a causa delle quali alcune donne incontrano difficoltà a raggiungere un orgasmo, ma non lo farò perché lo scopo di questo blog non è meramente educativo. Questo blog e la sua autrice, amano parlare di relazioni sentimentali, ovvero di argomenti nei quali si potrebbe lungamente generalizzare, pur considerandoli sempre e per sempre dei fattori molto personali. L’azienda farmaceutica di cui parlo, ha messo ancora una volta noi donne sotto una enorme lente di ingrandimento, cercando di farci passare per “dannatamente sbagliate”. Io spero che molte delle donne che mi leggono non cadano vittima di simili inganni, e non finiscano in analisi, solo perché hanno un background mentale insidioso, o semplicemente hanno incontrato sulla loro strada, uomini che non erano in grado di capirle.

Per dovere di cronaca, devo dire che alla fine del documentario di cui si parla, diverse associazioni hanno preso le distanze dall’azienda farmaceutica in questione (che proponeva sul mercato il corrispondente femminile del Viagra) smontando completamente le stupide tesi sul “problema orgasmo” che erano state create a regola d’arte. Alla fine di tutto, nonostante questa azienda avesse proposto settimane di vacanze da sogno gratuite a centinaia di medici, con il solo scopo di convincerli alla messa in commercio del farmaco (e quindi all’invenzione di una malattia immaginaria), i medici e le associazioni, non si sono lasciati “fregare”, salvando milioni di donne da un problema che poteva diventare un business.

In ultimo donne, vi suggerisco di abbandonarvi completamente e senza moralismi, tra le braccia di tutti quegli uomini che sanno bene che l’anorgasmia non è una malattia che si cura come si cura una disfunzione erettile fisica. Fatelo per voi stesse, per la vostra libertà, e per la vostra felicità. In analisi, se necessario, andateci, ma non per guarire dall’anorgasmia, bensì da tutte quelle patologie mentali che vi hanno rese incapaci di “sentire voi stesse e le vostre vibrazioni”.
l’antidoto per la felicità esiste ed è dentro il vostro cervello!

Buona settimana!

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