Rispetto
a quanto scritto qualche settimana fa, quando parlai dell’importanza della
solidarietà femminile, la vita sociale degli uomini con gli altri uomini è
molto molto più semplice rispetto a quella di noi donne con le altre donne, e
questo forse perché gli uomini sono molto meno competitivi. Non è una verità
universalmente riconosciuta, però diciamo che se ci sono “questioni” sulle
quali competere, gli uomini si limitano ai tornei di Play Station o al
campionato di calcio. Su certi argomenti, noi donne che ci critichiamo l’una
con l’altra anche per un filo di cellulite, restiamo davvero basite, perché per
una partita persa a calcio, gli uomini fanno più o meno le nostre scenate di quando
ai saldi al 50%, ci prendiamo a capelli l’una con l’altra per accaparrarci
l’ultimo paio di scarpe rimasto.
Ma ciò
che degli uomini mi piace davvero, e la cosa in cui li ammiro di più per la
scarsa competitività, sono le relazioni sentimentali. Diciamocelo:
statisticamente un uomo non entra APERTAMENTE (ripeto, apertamente) in
conflitto con un altro uomo per conquistare una donna. Magari soffre in
silenzio se è costretto a vederla nelle braccia dell’altro, ma in linea di
massima, a mio avviso, sono rimasti veramente in pochi quelli pronti a
criticarsi l’uno con l’altro, o a prendersi a pugni per una donna. Altra storia
avviene quando devono criticare i prescelti di fronte a noi. Allora in quel
frangente li distruggono su tutti i fronti: per ciò che riguarda il fisico, la
comprensione e la sensibilità nei confronti di una donna, l’eleganza nel
mangiare a tavola, ecc.
Se un
uomo deve criticare un altro uomo, lo critica, ma sempre mantenendo una sua
dignità personale, in base alla quale (di fronte a noi) fa finta di non
sentirsi inferiore rispetto all’altro. Magari ci si sente e ci muore ogni
giorno per questo motivo, ma davanti a noi non lo dirà mai.
Il
concetto di dignità degli uomini è uno dei miei preferiti, ed è una di quelle
questioni che davvero mi porta ad adorarli: se un uomo viene lasciato per un
altro, piange, si dispera, ma qualche tempo dopo non teme i confronti, perché
sa di essere migliore dell’altro, e sa che a perderci è stata la loro ex.
Inoltre, poiché è sempre valida la statistica secondo la quale sul pianeta
terra esisterebbe un uomo per ogni sette donne, un uomo abbandonato o tradito,
ci mette molto meno tempo a trovare un’altra donna sulla sua strada, che sia
per ragioni di cuore, o per mero sesso.
A meno
che non siano gay, gli uomini non sono gelosi l’uno dell’altro, ma
semplicemente si accettano per quello che sono. Si, può capitare che un
compagno di calcetto abbia un fisico migliore del loro, ma di certo non
entreranno in analisi per quel motivo, né diventeranno anoressici o smetteranno
di mangiare come invece facciamo noi. E cosa più importante: non criticheranno
mai il compagno di calcetto, anzi! Gli daranno una pacca sulla spalla, si
complimenteranno per il bicipite, e magari, con estrema complicità, si faranno
anche passare la loro dieta, o il programma che scrupolosamente seguono in
palestra. Per un uomo, la critica di un altro uomo non è quasi mai un’offesa,
bensì, una maniera per spronarsi l’uno con l’altro a migliorarsi.
Forse
uno dei motivi che più fa entrare in crisi un uomo (portandolo a fare dei
paragoni), è la cosiddetta “importanza delle misure”. Gli uomini ragionano come
se in testa avessero un righello: molti di loro credono che l’unica cosa di cui
si deve essere dotati per conquistare una donna, sia una misura del loro membro
che arrivi almeno a dodici centimetri. Ecco, è lì che sotto la doccia dopo gli
allenamenti, ridono tra loro per “questioni di misure”.
Adoro
gli uomini e la solidarietà maschile che esiste tra loro, così lontana da
quella femminile. Avevo un ex una volta che mollai perché semplicemente non lo
amavo più. Negli anni che seguirono continuai a frequentare la sua compagnia di
amici (che poi era anche la mia), e nonostante non fossi totalmente
indifferente in quanto donna a questi ultimi, ognuno di loro mi diceva che per
loro ero asessuata perché avevano rispetto per il mio ex, e non si sarebbero
mai permessi di avere nemmeno un flirt con una che era stata la sua donna. La
loro amicizia era troppo basata sul rispetto l’uno dell’altro. Mi faceva ridere
questa cosa, eppure anche riflettere: tra donne, se ci piace un uomo non
guardiamo in faccia nessuno. Andiamo lì e ce lo prendiamo. Magari litighiamo
anche con le nostre amiche per averlo, ma ce lo prendiamo. ORA LE PIU’ IPOCRITE
DIRANNO CHE NO, NON E’ AFFATTO COSì, CHE ABBIAMO MOLTO RISPETTO DEGLI UOMINI
ALTRUI. Balle! Al minimo accenno di interesse da parte di quei maschietti, o
anche di fronte ad una spietata corte, non c’è solidarietà femminile che tenga.
La
solidarietà maschile è una delle cose dalle quali noi donne abbiamo molto da
imparare. Ci farebbe bene un po’ a tutte una bella “infarinatura” di bontà e
correttezza reciproca che non ci portasse più a tirarci i capelli l’una con
l’altra.
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