domenica 4 gennaio 2015

IL BELLO DELLA SOLIDARIETA' TRA UOMINI.

Rispetto a quanto scritto qualche settimana fa, quando parlai dell’importanza della solidarietà femminile, la vita sociale degli uomini con gli altri uomini è molto molto più semplice rispetto a quella di noi donne con le altre donne, e questo forse perché gli uomini sono molto meno competitivi. Non è una verità universalmente riconosciuta, però diciamo che se ci sono “questioni” sulle quali competere, gli uomini si limitano ai tornei di Play Station o al campionato di calcio. Su certi argomenti, noi donne che ci critichiamo l’una con l’altra anche per un filo di cellulite, restiamo davvero basite, perché per una partita persa a calcio, gli uomini fanno più o meno le nostre scenate di quando ai saldi al 50%, ci prendiamo a capelli l’una con l’altra per accaparrarci l’ultimo paio di scarpe rimasto.

Ma ciò che degli uomini mi piace davvero, e la cosa in cui li ammiro di più per la scarsa competitività, sono le relazioni sentimentali. Diciamocelo: statisticamente un uomo non entra APERTAMENTE (ripeto, apertamente) in conflitto con un altro uomo per conquistare una donna. Magari soffre in silenzio se è costretto a vederla nelle braccia dell’altro, ma in linea di massima, a mio avviso, sono rimasti veramente in pochi quelli pronti a criticarsi l’uno con l’altro, o a prendersi a pugni per una donna. Altra storia avviene quando devono criticare i prescelti di fronte a noi. Allora in quel frangente li distruggono su tutti i fronti: per ciò che riguarda il fisico, la comprensione e la sensibilità nei confronti di una donna, l’eleganza nel mangiare a tavola, ecc.

Se un uomo deve criticare un altro uomo, lo critica, ma sempre mantenendo una sua dignità personale, in base alla quale (di fronte a noi) fa finta di non sentirsi inferiore rispetto all’altro. Magari ci si sente e ci muore ogni giorno per questo motivo, ma davanti a noi non lo dirà mai.
Il concetto di dignità degli uomini è uno dei miei preferiti, ed è una di quelle questioni che davvero mi porta ad adorarli: se un uomo viene lasciato per un altro, piange, si dispera, ma qualche tempo dopo non teme i confronti, perché sa di essere migliore dell’altro, e sa che a perderci è stata la loro ex. Inoltre, poiché è sempre valida la statistica secondo la quale sul pianeta terra esisterebbe un uomo per ogni sette donne, un uomo abbandonato o tradito, ci mette molto meno tempo a trovare un’altra donna sulla sua strada, che sia per ragioni di cuore, o per mero sesso.

A meno che non siano gay, gli uomini non sono gelosi l’uno dell’altro, ma semplicemente si accettano per quello che sono. Si, può capitare che un compagno di calcetto abbia un fisico migliore del loro, ma di certo non entreranno in analisi per quel motivo, né diventeranno anoressici o smetteranno di mangiare come invece facciamo noi. E cosa più importante: non criticheranno mai il compagno di calcetto, anzi! Gli daranno una pacca sulla spalla, si complimenteranno per il bicipite, e magari, con estrema complicità, si faranno anche passare la loro dieta, o il programma che scrupolosamente seguono in palestra. Per un uomo, la critica di un altro uomo non è quasi mai un’offesa, bensì, una maniera per spronarsi l’uno con l’altro a migliorarsi.

Forse uno dei motivi che più fa entrare in crisi un uomo (portandolo a fare dei paragoni), è la cosiddetta “importanza delle misure”. Gli uomini ragionano come se in testa avessero un righello: molti di loro credono che l’unica cosa di cui si deve essere dotati per conquistare una donna, sia una misura del loro membro che arrivi almeno a dodici centimetri. Ecco, è lì che sotto la doccia dopo gli allenamenti, ridono tra loro per “questioni di misure”.

Adoro gli uomini e la solidarietà maschile che esiste tra loro, così lontana da quella femminile. Avevo un ex una volta che mollai perché semplicemente non lo amavo più. Negli anni che seguirono continuai a frequentare la sua compagnia di amici (che poi era anche la mia), e nonostante non fossi totalmente indifferente in quanto donna a questi ultimi, ognuno di loro mi diceva che per loro ero asessuata perché avevano rispetto per il mio ex, e non si sarebbero mai permessi di avere nemmeno un flirt con una che era stata la sua donna. La loro amicizia era troppo basata sul rispetto l’uno dell’altro. Mi faceva ridere questa cosa, eppure anche riflettere: tra donne, se ci piace un uomo non guardiamo in faccia nessuno. Andiamo lì e ce lo prendiamo. Magari litighiamo anche con le nostre amiche per averlo, ma ce lo prendiamo. ORA LE PIU’ IPOCRITE DIRANNO CHE NO, NON E’ AFFATTO COSì, CHE ABBIAMO MOLTO RISPETTO DEGLI UOMINI ALTRUI. Balle! Al minimo accenno di interesse da parte di quei maschietti, o anche di fronte ad una spietata corte, non c’è solidarietà femminile che tenga.


La solidarietà maschile è una delle cose dalle quali noi donne abbiamo molto da imparare. Ci farebbe bene un po’ a tutte una bella “infarinatura” di bontà e correttezza reciproca che non ci portasse più a tirarci i capelli l’una con l’altra. 

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