Parliamoci
chiaro: noi donne tendiamo a travisare un po’ i rapporti sentimentali, e a
farci certi film con la testa degni solo del capolavoro assoluto delle “gran
culo di Cenerentola”, ovvero “Pretty Woman”.
Più
che altro, utilizziamo una chiave di lettura del tutto diversa rispetto a
quella che gli uomini in genere ci forniscono, e nella maggior parte dei casi
infatti, non siamo in grado di leggere tra le righe di ciò che il genere
maschile ci comunica. Una parola bella pronunciata da un uomo nei nostri
confronti, per noi è un volo pindarico assoluto, una possibilità di
fidanzamento appena dietro l’angolo, una certezza assoluta che siccome lui ci
ha detto che un taglio di capelli ci dona molto, allora vuol dire che gli
piacciamo sul serio, e che in breve tempo riceveremo una proposta più o meno “indecente”
di vederci. Interpretiamo le parole e le frasi degli uomini a nostro
piacimento, o meglio, esattamente come noi vogliamo interpretarli nei nostri
sogni.
Ad
esempio, chessò, un uomo ci dice “bel posto quel locale, una volta o l’altra si
dovrebbe andare e bere una cosa là…”, e noi subito a riferire al telefono alle
nostre amiche che l’uomo ha finalmente gettato l’amo, che presto saremo
invitate da lui in quel determinato locale per un aperitivo, che non siamo
ancora sicure di quanto tempo impiegherà ad inoltrarci l’invito, ma la certezza
assoluta è che il giorno del primo incontro è vicino, e a questo proposito, per
uscire con lui, abbiamo bisogno nell’ordine di una visita dal parrucchiere, di
un nuovo paio di scarpe che ci consenta di camminare in maniera assolutamente
libera al suo fianco, e già che ci siamo, pure una seduta dall’estetista perché
se il dopo-drink prevede di farlo salire da noi, non dobbiamo farci cogliere
impreparate!!!
Seriamente
ragazze, avete mai ragionato su quanto travisiamo le parole pronunciate dagli
uomini che ci piacciono o che frequentiamo? E quante volte ci siamo trovate a
dire a noi stesse “LUI HA DETTO “QUESTO O QUELLO”, DUNQUE LA SUA FRASE VOLEVA
SICURAMENTE STARE A SIGNIFICARE QUEST’ALTRO…”
Ci
prendiamo troppo sul serio, snaturiamo una realtà che spesso e volentieri
andrebbe vanificata da noi stesse, più che altro per cercare di non dimenticare
mai che gli uomini sono semplici: parlano come mangiano, e quando parlano, intendevano
dire esattamente ciò che hanno detto, non qualcosa di molto vicino, non
qualcosa di molto lontano. Ad eccezione – certamente – della prima fase di
conoscenza: durante questa fase, qualsiasi frase loro pronuncino, va
assolutamente presa con le molle, e questo perché la loro volontà di conquista,
li porta a straparlare o a promettere cose che di sicuro non manterranno mai in
futuro.
In
base all’esigenza di conquista che possiedono gli uomini medi infatti, essi
sono spinti a dire cose o a pronunciare frasi, che come dicevo sopra, noi
reinterpretiamo a nostro piacimento, non riuscendo nella maniera più assoluta
ad inquadrarle nell’ottica “del rimorchio”. Voglio dire, nella fase della
conoscenza, ogni uomo prometterebbe la luna, le stelle, il cielo, ed ogni sorta
di opera di convincimento sui generis, pur di riuscire a strapparci la certezza
di un altro incontro (che sia esso fisico, o più semplicemente di persona). Noi
donne, completamente incapaci di percepire una realtà non alterata, cosa
facciamo? Nell’unico momento in cui non dobbiamo credere alle parole degli
uomini, diamo loro una fiducia eccessiva!!!
Non ho
ancora capito se in fondo in fondo siamo tutte delle inguaribili romantiche,
legate allo stereotipo dell’uomo appassionato che ci strappa dalla routine di
ogni giorno e ci tiene con sé per sempre, fatto sta che anziché farci furbe e
valutare quando è il momento di prenderli con le pinze, preferiamo credere alle
loro parole, salvo poi rimetterci il cuore e i sentimenti. È vero, gli uomini
dicono sempre ed esattamente ciò che devono dire. Non si preoccupano di ferire
qualcuno, non gli importa di essere giudicati male dalla donna che hanno di
fronte. La loro parola d’ordine per vivere meglio è “schiettezza” e questo non
perché siano degli insensibili, ma piuttosto perché preferiscono essere
diretti.
Riepilogando
quindi, in tre soli momenti della loro vita gli uomini non sono diretti con noi
donne, e questi momenti sono nell’ordine:
Quando
devono mollarci e piuttosto che dire “non voglio più stare con te perché tu non
mi piaci più come prima”, dicono “non sei tu ad essere sbagliata per questa
relazione: sono io!”
Quando
devono confessare un tradimento (gli uomini negano SEMPRE i tradimenti, anche
di fronte all’evidenza dei fatti).
Quando
– APPUNTO – nella prima fase di conoscenza noi non ne vogliamo sapere di loro,
e pur di conquistarci, ci promettono il mare, o pronunciano frasi alle quali
nemmeno loro talvolta credono. Conosco gli uomini da trentaquattro anni, e
posso dirvi con assoluta certezza, che quando siamo noi a non ricambiarli,
entrano in sfida con loro stessi, e pur di averci, si venderebbero la madre e,
se possibile, anche la strada di casa.
Per
tutti questi motivi, per sopravvivere nell’apparentemente difficoltoso (ma in
realtà semplicistico) universo maschile, forse noi donne dovremmo fare due sole
cose: prenderli con le pinze quando non vorremmo assolutamente farlo (perché ci
stanno dicendo qualcosa che ci piace troppo), e prenderli sul serio quando
invece stanno dicendo frasi dirette nella maniera in cui non vorremmo sentirle
pronunciare. Regola semplice, successo assicurato!
A
lunedì.