Stavo
pensando ad un post per concludere degnamente questo 2013, che per alcuni di
noi (sentimentalmente) non è stato proprio un anno felice. Ho davanti questo
foglio word bianco, che vorrei riempire di parole di speranza, come sempre si
fa quando si parla di inizio di un nuovo anno. In realtà, mi rendo conto che la
disillusione attanaglia un po’ tutti. Conosco bene le storie dei miei lettori:
alcuni hanno conosciuto un amore che li ha abbandonati, e vivono nella
convinzione che non ne troveranno un altro capace di regalargli le stesse
emozioni.
Altri si sono lasciati scappare un amore, perché incapaci – al momento opportuno – di comprendere quello che stavano perdendo. Qualcuno riflette se tornare sui propri passi, o andar via dall’attuale situazione amorosa. Altri ancora invece vivranno un Natale sereno, e un inizio d’anno ancora più scoppiettante, perché avranno accanto la persona giusta.
Altri si sono lasciati scappare un amore, perché incapaci – al momento opportuno – di comprendere quello che stavano perdendo. Qualcuno riflette se tornare sui propri passi, o andar via dall’attuale situazione amorosa. Altri ancora invece vivranno un Natale sereno, e un inizio d’anno ancora più scoppiettante, perché avranno accanto la persona giusta.
In
base a tutte queste diverse situazioni, questo Natale ho riflettuto parecchio
sul concetto di tempo applicato all’amore. Magari mi sbaglierò, ma io credo che
l’amore non abbia bisogno di tempo.
Quanto
tempo avete perso a riflettere sul fatto di
continuare o concludere la vostra storia d’amore?
Quanto
tempo avete perso a capire se avete davvero voglia di condividere con la
persona che vi ama e farebbe qualsiasi cosa per voi?
Quanto
tempo avete perso a trovare un ruolo, una collocazione nella vostra vita,
un’identità, alla persona con la quale magari per mesi avete fatto solo sesso,
raccontando a voi stessi (e a quella persona) che l’intimità tra di voi non ha
aumentato la vostra empatia e la vostra voglia di stare insieme?
Quanto
tempo avete perso a riflettere sulla decisione di andare a vivere con
colui/colei col quale state da molto tempo?
Quanto
tempo avete perso a riflettere sul coraggio di esporvi con la persona che vi
piace da morire, restando sempre fermi al punto di non dirle niente, e soffrire
in silenzio tutte le volte che vi passa davanti?
Quanto
tempo avete perso a non dire ai vostri compagni che desiderate un figlio da
loro?
Quanto
tempo avete perso a correre dietro a coloro i quali non vi corrispondono,
soffrendo amaramente?
Questo
post di Natale e di inizio anno non è rivolto a chi è felice e ha percorso
tante tappe dal punto di vista sentimentale, no! Le mie parole questo Natale
sono rivolte a coloro che sono rimasti in situazioni di stasi, che non gli
hanno consentito di avanzare, fissare le basi, crescere, oppure semplicemente
smettere di raccontarsi delle favole e orientarsi verso relazioni più concrete.
Se
leggendomi vi siete riconosciuti in tutte le esperienze che ho appena elencato,
il mio augurio di Natale e per il nuovo anno, è uno solo: che ognuno di voi
possa trovare dentro di sé la dolcezza e il coraggio di sentirsi amato e di
riuscire a riamare. Affinchè tutti sviluppino il coraggio di smettere di
dipendere da un amore che sta troppo stretto, oppure al contrario, riescano a
scambiare vicendevolmente una qualsiasi forma d’affetto con l’altro, e non solo
perché è Natale, ma perché dal tempo e da come lo impieghiamo (o sprechiamo)
dipende la nostra felicità.
Uscite
per le strade, camminate nelle piazze, respirate a pieni polmoni ciò di cui
avete bisogno, che sia amore, o che sia anche fine di un amore e coraggio di
accettarlo. Ad ognuno il suo.
Cercate,
nel nuovo anno, di non dover dire a voi stessi “è troppo tardi”.
Buone
feste. Ci leggiamo a gennaio.