lunedì 7 ottobre 2013

FINTE COPPIE PERFETTE.


Per la città si aggirano SOLO coppie perfette. Hanno macchine perfette, tagli di capelli perfetti, polo Ralph Lauren e scarpe Hogan perfette, con lavori perfetti, stipendi perfetti, case perfette. Io li chiamo appunto “i perfetti”, e nella mia posizione di single, non potrei mai competere con loro, né con le loro vite… perfette!

Mi chiedete perché? Bè perché IO, faccio parte della schiera dei single, che nell’ immaginario collettivo dei “perfetti”, rappresentano delle povere anime da compatire, senza un vero scopo nella vita, e soprattutto, senza una felicità da toccare con mano.

“I perfetti” sono tutti i figli accoppiati degli amici (o degli amici di famiglia) dei miei genitori, che guardano noi single dall’alto al basso, additandoci come “gli strani della situazione”, ammalati di chissà quale sociopatia. Quelli che quando li inviti a cena o ti ci ritrovi seduta al tavolino di un bar, ti devono raccontare per forza la loro giornata-tipo da sposati (o fidanzati), senza omettere nemmeno una virgola, compreso lo stipendio che guadagnano, le ore di lavoro che impiegano  in una giornata, i rimedi che adottano per resistere alla crisi e alla recessione, i luoghi in cui vanno a passare le loro vacanze, il partito che hanno votato alle ultime elezioni. Ti raccontano il motivo per il quale hanno deciso di comprare casa nelle estreme periferie che sorgono molto fuori dalla città e da qualsiasi mezzo pubblico che li colleghi col mondo reale, vivono in questi quartieri dormitorio dove è possibile fare tutto in un solo pomeriggio: la spesa, andare a mangiare una pizza, e recarsi al cinema.

Tempo compresso, in appartamenti all’interno di casermoni compressi, che sono stati costruiti in mini-città compresse! Anime compresse per cervelli compressi!

Eppure i genitori di questi tipi qua, si vantano tanto e si riempiono pure la bocca, quando parlano dei loro figli accoppiati di fronte a mia madre e mio padre, e certe volte vorrei bloccare i loro noiosi discorsi ininterrotti su quanto sono una bella coppia, felice e perfetta, per chiedere loro se l’ultimo libro che hanno letto non sia per caso quella copia di Topolino e Paperino che tengono sul comodino dalla tenera età di sei anni. Parliamoci chiaro, sono un branco di ignorantoni, che hanno come unico obiettivo nella vita, quello di mostrare al mondo che la loro esistenza ha raggiunto l’apice della felicità. Non hanno interessi in comune, vivono per lavorare e pagare il mutuo che gli ha rovinato le vite, e che gli impedisce di pensare a come potrebbe essere fare una vita appena diversa da quella che l’omologazione popolare gli ha imposto.

Qualche sera fa, mio malgrado, mi sono ritrovata seduta al tavolino di una gelateria con i miei genitori,  una di queste coppie tipo, e appunto, i loro genitori orgogliosi: a parte il fatto che persino i miei nonni sono più giovani dentro di certe coppie, sia per il modo di ragionare, che per il tipo di vite che conducono, la situazione-tipo è sempre la stessa: mia madre che preferisce non far sapere in giro niente di me, e glissa le domande e le schiva, come quando d’estate i motociclisti provano a schivare i calabroni che gli si schiacciano in fronte. Le coppie che illustrano la loro finta vita felice, e i genitori delle suddette coppie, che rincarano la dose sottolineando cotanta perfezione.

All’angolo del tavolo, ci sono sempre io, che osservo, ascolto, prendo appunti nella mia mente, e mi diverto ad osservarli pensando tra me e me, che io non vorrei proprio mai essere come loro.

Ed è stato proprio durante un sabato sera afoso dello scorso agosto, che ho guardato mia madre arrampicarsi sugli specchi e scivolare, all’ennesima dimostrazione da parte “dei perfetti” di conoscere tutto della mia condizione, compreso il motivo per il quale non ero venuta accompagnata…

…Ed ecco perché, attraverso le pagine di questo blog, che racconta l’amore e le relazioni dal punto di vista di una single, ho voluto omaggiare mia madre (e indirettamente anche mio padre), ringraziandoli, perché ad ogni riunione tra amici, ad ogni serata passata fuori, ad ogni incontro con “i perfetti”, portano bene sulle loro spalle il peso della figlia single (e quindi ingrata, ahimè!!!) che sono!

Mamma, adoro quando certe volte io, te e papà ci ritroviamo seduti a tavolino con dei parenti (o degli amici) che non vediamo da tanto tempo, e quelli sottovoce (ma seduti accanto a me, in maniera che io riesca a sentire indistintamente le loro parole) ti chiedono se sono fidanzata o sposata, e tu rispondi:

"No, è uno spirito libero, è sempre in viaggio, ha visto alcuni dei posti più belli del mondo, la prossima settimana torna negli States, non ha tempo per queste cose, dice di stare bene così. Sapete, col lavoro che fa…”

Ecco mamma, si, fai bene a rassicurarli per esempio sul fatto che io non sia lesbica (e anzi, ho una vita sessuale abbastanza disinvolta). Su quella sentimentale ne potremmo discutere fino a domani, ma l’importante in fondo in fondo, per “i perfetti” che vogliono sapere tutti i cazzi nostri, è se io per caso non sia lesbica. Vi rassicuro (come fa mia madre) non c’è niente di male ad essere gay, però io non lo sono. Io sono… si si, quella parola che vi fa ancora più paura… ma dai, ditela su! Sforzatevi cazzo! Tempi moderni, nuovo che avanza, essù!

Ecco, appunto! Io sono single! Non lesbica, ma single. I figli vostri invece sono tutti sposati, hanno le orecchie pulite, vanno in vacanza a Sharm ad agosto, e ballano salsa al martedì sera, e certe volte, di sabato vanno pure in comitiva al Palacavicchi!!!

Cazzo, voi si che avete dei figli perfetti!

Mia mamma al tavolino della gelateria, seduta due sedie più avanti di me, mi si rivolge:
“Dov’è che siete andati quella volta in vacanza? Quando eravate in quattro? Aiutami!”

Io: “In Giamaica mamma?”

Mia madre: “Si si, ecco, in Giamaica! Sono andati in Giamaica sai? Hanno fatto sedici ore di volo…”

Risposta del figlio perfetto degli amici di famiglia: “Io non lo farei mai, manco se mi pagassero…”

Io (dentro di me): “Non sei mai uscito dal perimetro di Guidonia, te credo che n’o faresti mai…ma vaffanculo và! Te e tu’ moje co’ le Hogan False!”

Resto in silenzio e sorrido. Comunque di fronte a loro sorrido. Non ho il coraggio di tentare di far capire a questa gente, che esiste anche un altro modo di concepire la propria vita, che non deve essere necessariamente “incontrarsi” , “sposarsi”, “accendere un mutuo”, “sfornare figli”.

Li guardo, e vedo quella che io non vorrei/potrei essere mai. E sono felice.

Vi voglio bene mamma e papà. Scusate se vi ho dato un dispiacere e non potete vantarvi della mia vita finto-perfetta, ma lo sapete pure voi che “QUI NON è mica Hollywood”, e una come me, non è affatto facile da omologare.

In un’altra vita forse…chissà. J

Ecco mamma, si, fai bene a rassicurarli sul fatto che io non sia lesbica (e anzi, ho una vita sessuale abbastanza disinvolta). Su quella sentimentale ne potremmo discutere fino a domattina, però l'importante per il mondo intero che vuole sapere i cazzi nostri, in fondo in fondo è se io per caso non sia lesbica.
VI RASSICURO (COME FA MIA MADRE): NON C'E' NIENTE DI MALE AD ESSERE GAY, PERO' IO NON LO SONO.
IO SONO... SI SI, QUELLA PAROLA CHE VI FA ANCORA PIU' PAURA...MA DAI, DITELA SU, SFORZATEVI CAZZO! TEMPI MODERNI, NUOVO CHE AVANZA ESSU'...
ECCO, SI, APPUNTO, IO SONO "SINGLE". NON LESBICA, MA SINGLE. I FIGLI VOSTRI INVECE SONO TUTTI SPOSATI, HANNO LE ORECCHIE PULITE, VANNO IN VACANZA A SHARM AD AGOSTO, E BALLANO SALSA AL MARTEDI SERA, E CERTE VOLTE DI SABATO VANNO IN COMITIVA AL PALACAVICCHI.
CAZZO, VOI SI CHE AVETE DEI FIGLI PERFETTI.
Vi amo tutti, ma soprattutto amo la mia mamma.
iù belli del mondo, la prossima settimana torna negli States, non ha tempo per queste cose, dice di stare bene così, sai col lavoro che fa...".
Ecco mamma, si, fai bene a rassicurarli sul fatto che io non sia lesbica (e anzi, ho una vita sessuale abbastanza disinvolta). Su quella sentimentale ne potremmo discutere fino a domattina, però l'importante per il mondo intero che vuole sapere i cazzi nostri, in fondo in fondo è se io per caso non sia lesbica.
VI RASSICURO (COME FA MIA MADRE): NON C'E' NIENTE DI MALE AD ESSERE GAY, PERO' IO NON LO SONO.
IO SONO... SI SI, QUELLA PAROLA CHE VI FA ANCORA PIU' PAURA...MA DAI, DITELA SU, SFORZATEVI CAZZO! TEMPI MODERNI, NUOVO CHE AVANZA ESSU'...
ECCO, SI, APPUNTO, IO SONO "SINGLE". NON LESBICA, MA SINGLE. I FIGLI VOSTRI INVECE SONO TUTTI SPOSATI, HANNO LE ORECCHIE PULITE, VANNO IN VACANZA A SHARM AD AGOSTO, E BALLANO SALSA AL MARTEDI SERA, E CERTE VOLTE DI SABATO VANNO IN COMITIVA AL PALACAVICCHI.
CAZZO, VOI SI CHE AVETE DEI FIGLI PERFETTI.
Vi amo tutti, ma soprattutto amo la mia mamma.

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