Per
la città si aggirano SOLO coppie perfette. Hanno macchine perfette, tagli di
capelli perfetti, polo Ralph Lauren e scarpe Hogan perfette, con lavori
perfetti, stipendi perfetti, case perfette. Io li chiamo appunto “i perfetti”,
e nella mia posizione di single, non potrei mai competere con loro, né con le
loro vite… perfette!
Mi
chiedete perché? Bè perché IO, faccio parte della schiera dei single, che nell’
immaginario collettivo dei “perfetti”, rappresentano delle povere anime da
compatire, senza un vero scopo nella vita, e soprattutto, senza una felicità da
toccare con mano.
“I
perfetti” sono tutti i figli accoppiati degli amici (o degli amici di famiglia)
dei miei genitori, che guardano noi single dall’alto al basso, additandoci come
“gli strani della situazione”, ammalati di chissà quale sociopatia. Quelli che
quando li inviti a cena o ti ci ritrovi seduta al tavolino di un bar, ti devono
raccontare per forza la loro giornata-tipo da sposati (o fidanzati), senza
omettere nemmeno una virgola, compreso lo stipendio che guadagnano, le ore di
lavoro che impiegano in una giornata, i
rimedi che adottano per resistere alla crisi e alla recessione, i luoghi in cui
vanno a passare le loro vacanze, il partito che hanno votato alle ultime
elezioni. Ti raccontano il motivo per il quale hanno deciso di comprare casa
nelle estreme periferie che sorgono molto fuori dalla città e da qualsiasi mezzo
pubblico che li colleghi col mondo reale, vivono in questi quartieri dormitorio
dove è possibile fare tutto in un solo pomeriggio: la spesa, andare a mangiare
una pizza, e recarsi al cinema.
Tempo
compresso, in appartamenti all’interno di casermoni compressi, che sono stati
costruiti in mini-città compresse! Anime compresse per cervelli compressi!
Eppure
i genitori di questi tipi qua, si vantano tanto e si riempiono pure la bocca,
quando parlano dei loro figli accoppiati di fronte a mia madre e mio padre, e
certe volte vorrei bloccare i loro noiosi discorsi ininterrotti su quanto sono
una bella coppia, felice e perfetta, per chiedere loro se l’ultimo libro che
hanno letto non sia per caso quella copia di Topolino e Paperino che tengono
sul comodino dalla tenera età di sei anni. Parliamoci chiaro, sono un branco di
ignorantoni, che hanno come unico obiettivo nella vita, quello di mostrare al
mondo che la loro esistenza ha raggiunto l’apice della felicità. Non hanno
interessi in comune, vivono per lavorare e pagare il mutuo che gli ha rovinato
le vite, e che gli impedisce di pensare a come potrebbe essere fare una vita
appena diversa da quella che l’omologazione popolare gli ha imposto.
Qualche
sera fa, mio malgrado, mi sono ritrovata seduta al tavolino di una gelateria
con i miei genitori, una di queste
coppie tipo, e appunto, i loro genitori orgogliosi: a parte il fatto che persino
i miei nonni sono più giovani dentro di certe coppie, sia per il modo di
ragionare, che per il tipo di vite che conducono, la situazione-tipo è sempre
la stessa: mia madre che preferisce non far sapere in giro niente di me, e
glissa le domande e le schiva, come quando d’estate i motociclisti provano a
schivare i calabroni che gli si schiacciano in fronte. Le coppie che illustrano
la loro finta vita felice, e i genitori delle suddette coppie, che rincarano la
dose sottolineando cotanta perfezione.
All’angolo
del tavolo, ci sono sempre io, che osservo, ascolto, prendo appunti nella mia
mente, e mi diverto ad osservarli pensando tra me e me, che io non vorrei
proprio mai essere come loro.
Ed
è stato proprio durante un sabato sera afoso dello scorso agosto, che ho
guardato mia madre arrampicarsi sugli specchi e scivolare, all’ennesima
dimostrazione da parte “dei perfetti” di conoscere tutto della mia condizione,
compreso il motivo per il quale non ero venuta accompagnata…
…Ed
ecco perché, attraverso le pagine di questo blog, che racconta l’amore e le
relazioni dal punto di vista di una single, ho voluto omaggiare mia madre (e
indirettamente anche mio padre), ringraziandoli, perché ad ogni riunione tra
amici, ad ogni serata passata fuori, ad ogni incontro con “i perfetti”, portano
bene sulle loro spalle il peso della figlia single (e quindi ingrata, ahimè!!!)
che sono!
Mamma,
adoro quando certe volte io, te e papà ci ritroviamo seduti a tavolino con dei
parenti (o degli amici) che non vediamo da tanto tempo, e quelli sottovoce (ma
seduti accanto a me, in maniera che io riesca a sentire indistintamente le loro
parole) ti chiedono se sono fidanzata o sposata, e tu rispondi:
"No,
è uno spirito libero, è sempre in viaggio, ha visto alcuni dei posti più belli del mondo, la prossima
settimana torna negli States, non ha tempo per queste cose, dice di stare bene
così. Sapete, col lavoro che fa…”
Ecco mamma, si, fai bene a
rassicurarli per esempio sul fatto che io non sia lesbica (e anzi, ho una vita
sessuale abbastanza disinvolta). Su quella sentimentale ne potremmo discutere
fino a domani, ma l’importante in fondo in fondo, per “i perfetti” che vogliono
sapere tutti i cazzi nostri, è se io per caso non sia lesbica. Vi rassicuro
(come fa mia madre) non c’è niente di male ad essere gay, però io non lo sono.
Io sono… si si, quella parola che vi fa ancora più paura… ma dai, ditela su!
Sforzatevi cazzo! Tempi moderni, nuovo che avanza, essù!
Ecco, appunto! Io sono
single! Non lesbica, ma single. I figli vostri invece sono tutti sposati, hanno
le orecchie pulite, vanno in vacanza a Sharm ad agosto, e ballano salsa al
martedì sera, e certe volte, di sabato vanno pure in comitiva al
Palacavicchi!!!
Cazzo, voi si che avete dei
figli perfetti!
Mia mamma al tavolino della
gelateria, seduta due sedie più avanti di me, mi si rivolge:
“Dov’è che siete andati quella volta in vacanza? Quando eravate in quattro?
Aiutami!”
Io: “In Giamaica mamma?”
Mia madre: “Si si, ecco, in
Giamaica! Sono andati in Giamaica sai? Hanno fatto sedici ore di volo…”
Risposta del figlio perfetto
degli amici di famiglia: “Io non lo farei mai, manco se mi pagassero…”
Io (dentro di me): “Non sei
mai uscito dal perimetro di Guidonia, te credo che n’o faresti mai…ma
vaffanculo và! Te e tu’ moje co’ le Hogan False!”
Resto in silenzio e sorrido.
Comunque di fronte a loro sorrido. Non ho il coraggio di tentare di far capire
a questa gente, che esiste anche un altro modo di concepire la propria vita,
che non deve essere necessariamente “incontrarsi” , “sposarsi”, “accendere un
mutuo”, “sfornare figli”.
Li guardo, e vedo quella che
io non vorrei/potrei essere mai. E sono felice.
Vi voglio bene mamma e papà.
Scusate se vi ho dato un dispiacere e non potete vantarvi della mia vita
finto-perfetta, ma lo sapete pure voi che “QUI NON è mica Hollywood”, e una
come me, non è affatto facile da omologare.
In un’altra vita
forse…chissà. J
Ecco mamma, si, fai bene a rassicurarli sul fatto
che io non sia lesbica (e anzi, ho una vita sessuale abbastanza disinvolta). Su
quella sentimentale ne potremmo discutere fino a domattina, però l'importante
per il mondo intero che vuole sapere i cazzi nostri, in fondo in fondo è se io
per caso non sia lesbica.
VI RASSICURO (COME FA MIA MADRE): NON C'E' NIENTE
DI MALE AD ESSERE GAY, PERO' IO NON LO SONO.
IO SONO... SI SI, QUELLA PAROLA CHE VI FA ANCORA
PIU' PAURA...MA DAI, DITELA SU, SFORZATEVI CAZZO! TEMPI MODERNI, NUOVO CHE
AVANZA ESSU'...
ECCO, SI, APPUNTO, IO SONO "SINGLE". NON
LESBICA, MA SINGLE. I FIGLI VOSTRI INVECE SONO TUTTI SPOSATI, HANNO LE ORECCHIE
PULITE, VANNO IN VACANZA A SHARM AD AGOSTO, E BALLANO SALSA AL MARTEDI SERA, E
CERTE VOLTE DI SABATO VANNO IN COMITIVA AL PALACAVICCHI.
CAZZO, VOI SI CHE AVETE DEI FIGLI PERFETTI.
Vi amo tutti, ma soprattutto amo la mia mamma. iù belli del
mondo, la prossima settimana torna negli States, non ha tempo per queste cose,
dice di stare bene così, sai col lavoro che fa...".
Ecco mamma, si, fai bene a rassicurarli sul fatto che io non sia lesbica (e
anzi, ho una vita sessuale abbastanza disinvolta). Su quella sentimentale ne
potremmo discutere fino a domattina, però l'importante per il mondo intero che
vuole sapere i cazzi nostri, in fondo in fondo è se io per caso non sia
lesbica.
VI RASSICURO (COME FA MIA MADRE): NON C'E' NIENTE DI MALE AD ESSERE GAY, PERO'
IO NON LO SONO.
IO SONO... SI SI, QUELLA PAROLA CHE VI FA ANCORA PIU' PAURA...MA DAI, DITELA
SU, SFORZATEVI CAZZO! TEMPI MODERNI, NUOVO CHE AVANZA ESSU'...
ECCO, SI, APPUNTO, IO SONO "SINGLE". NON LESBICA, MA SINGLE. I FIGLI
VOSTRI INVECE SONO TUTTI SPOSATI, HANNO LE ORECCHIE PULITE, VANNO IN VACANZA A
SHARM AD AGOSTO, E BALLANO SALSA AL MARTEDI SERA, E CERTE VOLTE DI SABATO VANNO
IN COMITIVA AL PALACAVICCHI.
CAZZO, VOI SI CHE AVETE DEI FIGLI PERFETTI.
Vi amo tutti, ma soprattutto amo la mia mamma.