lunedì 9 settembre 2013

ULTRA TRENTACINQUENNI IN CRISI CHE SCELGONO LE VENTENNI.


La moda dell’estate 2013 non è stata quel volgarissimo braccialetto fosforescente con su stampato il metro da sarto, e nemmeno la cover dello smart-phone più graziosa e all’ultimo grido. La vera moda dell’estate 2013, è stata rappresentata dal boom di coppie formate da uomini ultra trentacinquenni, e ragazze di ventidue o al massimo ventitrè anni.

Vi assicuro che sul social network per eccellenza, non è stato affatto “un belvedere”, quello che ci è stato propinato quest’estate.

Si insomma uomini trentacinquenni, va bene che voi non temete la menopausa come noi donne, va bene che il vostro cervello a trentacinque anni raggiunge il quoziente intellettivo di quello di un ragazzo di ventiquattro anni, va bene che le fanciulle che vi mettete accanto non vi fanno percepire l’età che avanza, però  vedervi nelle foto delle vacanze con delle bimbette con gli occhi spauriti che sembrano appena uscite da un orfanotrofio come il protagonista del romanzo “senza famiglia”, non è stato uno spettacolo. Il fatto che “bimbette” non lo siano per niente, lo sappiamo solo noi donne: dietro a quegli sguardi da finte lolite, si nascondono donne che sanno il fatto loro, e che per questo motivo sono in grado di rigirarvisi come trottole impazzite su e giù per la città.

Parliamoci chiaro trentacinquenni, iniziate ad avere la pancetta e i rotolini intorno alla vita. Le vostre mamme vorrebbero già vedervi sistemati, (ri)puliti e con l’abito da sposo sull’altare, mentre voi ancora spendete nottate intere alle serate di salsa e merengue, o facendo i “perdigiorno” in giro per la città fino a mattina. Ora, a noi donne trentenni (che francamente non ci siamo mai aspettate che improvvisamente sareste diventati dei gran pozzi di scienza), ci tocca pure vedervi con ‘ste tipette che fingono di giocare con le Barbie? Non avrete mica deciso di cambiare lavoro e darvi alla puericultura?!

Ma si, criticatemi pure. Se potete, ricordatemi anche che ho 33 anni e che anch’io inizio a diventare grande (o comunque non ne ho più 20), però siate sinceri: tutto questo “boom” di ragazzine di cui vi circondate, non è dovuto al fatto che improvvisamente vi siete innamorati di due occhi da cerbiatta! Ammettetelo! Mettendovi con una ragazza un po’ più giovane di voi, vi state salvando ancora una volta dalle responsabilità. In che modo? Ve lo spiego subito:

Intanto una ventenne è meno impegnativa di una trentenne. La trentenne inizia a sapere bene ciò che vuole dalla vita, e vi prende a piedate se per caso vi mettete in testa di fare le cinque del mattino con lei ogni week end. Fare le cinque del mattino nei locali, è un autentico spreco di tempo per una donna che ha superato i trenta: lo abbiamo già fatto, e poi si consumano energie indispensabili a tutte le attività del giorno successivo. Fa venire le occhiaie, e infine, invecchia precocemente la pelle. La ventenne, fa le cinque del mattino insieme a voi, e siccome c’ha pure più energie di voi, a giorno fatto, dopo avervi dato una ripassatina sotto alle lenzuola, vi rimbocca anche le coperte. La trentenne vi indica qual è la porta, e vi invita a non farvi mai più rivedere.

La ventenne organizza feste, serate in giro per la città a far baldoria, e aperitivi che durano fino al mattino successivo. La trentenne, durante una serata di un giorno infrasettimanale qualsiasi, vi invita a casa sua a vedere un dvd, perché il giorno dopo si alza presto per andare a lavoro. La ventenne, è parcheggiata all’università (e i genitori le pagano pure la retta), e il massimo dell’impegno che ha per il giorno successivo al vostro incontro, è una pallosissima lezione con frequenza obbligatoria all’ ora di pranzo, o forse una seduta di manicure estetico.

Infine (e questo forse è il fulcro di tutto il post), la trentenne inizia a domandarsi quale sia il suo scopo nel mondo e se può cercare di costruirsi un futuro che si regga su basi più o meno solide. Non necessariamente è crucciata dalla questione dei figli e dell’orologio biologico che fa tic tac, ma magari ha voglia di mettersi accanto un ometto che possieda idee “stabili”, e non stia al mondo solo per andare a lezione di salsa e merengue due sere a settimana.

Per la ventenne (e da questo punto di vista, beata lei!) il futuro non esiste nemmeno; è un pensiero lontano e del tutto non previsto, poiché di tempo per fare qualsiasi cosa, ce n’è in abbondanza.

Non so bene in cosa affondi le radici questa strana moda dell’estate 2013 di accompagnarsi alle ventenni. Forse non è solo una moda che dura una stagione, forse questi trentacinquenni di questo millennio, hanno bisogno di prendersi poco sul serio, di pensare ancora meno, e attivare ancora meno il cervello, rispetto a quanto non abbiano già fatto fino ad ora. Forse siamo noi donne trentenni che ci prendiamo troppo sul serio, che leghiamo ogni singola parte della nostra vita e dei nostri pensieri al tempo, e del tempo che passa abbiamo paura, e tendiamo a trasmettere questa “fretta” (questo irrefrenabile panico di sapere “cosa sarà di noi”) alle figure maschili.

Del resto, come diceva Sally (la protagonista del film “Harry ti presento Sally”), mentre piangeva sulla spalla di Harry macchiandogli il maglione di trucco:

“Presto avrò 40 anni Harry…”

“Ah si? Quando Sally?”

“Tra poco…”

“Tra otto anni Sally!!!”

“Ma non è tanto!!! Non lo sai che una quarantenne è in un vicolo cieco? Per voi è diverso: Charlie Chaplin ha fatto figli fino a 70 anni!!!”

“Si ma non ce la faceva a tenerli in braccio!!!” rispondeva lui accarezzandole la testa con sguardo interrogativo.

Che ci volete fare? Noi donne veniamo da Venere, voi uomini da Marte. Abbiamo opinioni opposte riguardo praticamente ad ogni cosa, e il fattore “tempo” è forse uno degli elementi più divergenti. Del resto, se a dodici anni diventiamo donne, mentre voi tirate ancora calci dietro ad un pallone, un motivo ci sarà.
 

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