La
settimana scorsa mi sono dilettata in una digressione che riguardava la
castità, illustrando i motivi per i quali al giorno d’oggi, uomini e donne
preferiscono non abbandonarsi più a rapporti intimi con la facilità di una
volta, per varie ragioni legate più o meno alla perdita di tradizioni nelle
normali relazioni.
Oggi
invece vorrei parlare del “potere decisionale” in ambito sessuale. Il sesso è
ancora una scelta “a due” dettata da chimica, attrazione e fisicità, o
piuttosto è diventato un “a domanda, rispondi?!”.
Non
stupitevi: sono finiti i tempi in cui si era in due a “volere una cosa”:
viviamo nell’era del consumismo mordi e fuggi. Vogliamo il kebab a mezzanotte,
i cornetti caldi alle sei del mattino di ritorno da una nottata tra amici, i
supermercati aperti di domenica, il cibo precotto e pronto all’uso in venti
secondi di micro.onde… e quindi, si! pretendiamo anche il sesso “su domanda”, e
in genere, non ci ritroviamo mai ad essere in due a domandare. Ultimamente, chi
domanda è uno dei due. L’altro – appunto per il discorso della scorsa settimana
sulla castità - a domanda risponde!
Nell’era
della fine delle relazioni, e della difficoltà dei rapporti uomo-donna, è
sempre più raro che ci si ritrovi una sera in casa davanti alla tv, e di fronte
ad un dvd si passi dalle coccole alla fisicità. Non condividiamo più una casa,
né un’automobile, né un conto in banca… di tanto in tanto però, abbiamo piacere
a condividere un letto, e in genere, capita in quelle sere in cui ci sentiamo
particolarmente soli. Sono quelle sere che Tiziano Ferro era solito apostrofare
come “nere” (e che un mio amico, molti anni or sono, ribattezzò come “seghe
nere”!!!).
Sere in cui tutto ciò che si fa, è prendere in mano il proprio smart phone a tarda notte, e inviare un messaggino al “solito numero”, quello sicuro, quello che sappiamo che non ci risponderà mai picche.
Sere in cui tutto ciò che si fa, è prendere in mano il proprio smart phone a tarda notte, e inviare un messaggino al “solito numero”, quello sicuro, quello che sappiamo che non ci risponderà mai picche.
Tutti
abbiamo/avevamo/avremo un trombamico/una trombamica, ovvero quel “porto sicuro”
nel quale approdare quando tutte le speranze in tema di desiderio sono perse.
Il trombamico, colui che puoi chiamare persino se sei dall’altra parte del
mondo per organizzarti per bene la serata. Il trombamico, quello che “mentre ci
chiediamo dove sia finito il grande amore, il sesso può darci tutte le
risposte”.
Eppure
in quest’era di vacuità e di assenza totale di risposte, nemmeno i trombamici sono
più quelli di una volta: certe sere si sceglie di vedersi col trombamico
storico di tutta una vita, colui che ha resistito agli inverni gelidi e alle
estati calde, alla neve a Roma l’anno scorso, e alla grandine in pieno giugno.
Insomma lui, nonostante tutto, C’E’. Ebbene, in una sera estiva molto calda, di
una settimana in cui a Roma c’è l’allerta
meteo per il picco di calore, Il tipo viene da voi in piena notte, e si,
diciamolo, forse quella sera non è proprio in forma.
Verso
le tre del mattino, siete stanchi di attendere che “qualcosa inizi a funzionare
in lui”, e che si palesi “vita su Marte”, così gli chiedete gentilmente di andare
a casa e lasciarvi dormire. Ebbene, non fatelo se non volete sentirvi dire sul
pianerottolo di casa che non avete rispetto, che siete degli approfittatori,
degli egoisti, che chiamate i vostri trombamici solo quando vi fa comodo!!! E
in ultimo, non fatelo se non volete sentir pronunciare una frase che ha tutta
l’aria di farvi sentire in colpa: “non è così che si tratta un uomo…”
NON
E’ COSI’ CHE SI TRATTA UN UOMO???
NON
E’ COSI’ CHE SI TRATTA UN UOMO???!!!
E
come si tratta un uomo eh?! Ditemelo voi!
Abbiamo
passato diversi anni della nostra vita a pensare che quello stesso trombamico
di sempre, potesse essere la nostra metà ideale. Siamo contro il matrimonio, ma
se proprio dovevamo vederci accanto a qualcuno, noi anni fa, ci vedevamo
accanto a lui. Abbiamo condiviso libri, concerti, film, eventi, e siamo stati a
lungo convinti di essere davvero fatti l’uno per l’altra. Per non parlare del
sesso da Dio, che nel tempo è migliorato sempre di più (ad eccezione di questa
serata di merda in cui ci sono quaranta gradi e lui vi sta addosso a peso morto
perché non ce la fa manco a reggersi in piedi). In anni di amicizia/relazione
(chiamatela come volete), vi ha sempre ribadito che lui è un orso, che non era
tagliato per stare con una donna, che preferiva spartire il suo tempo con se
stesso, e che non sareste mai stati una coppia felice. Ogni sera che è uscito
dalla porta del vostro appartamento a Cinecittà (che per qualche ora si trasformava
in Hollywood), ci teneva a ribadire che tra voi non cambiava niente, che
trombamici si era, e trombamici si resterà. E ORA LUI, CHE HA I SUOI PERSONALI
GIRAMENTI DI PALLE SOLO PERCHE’ HA AVUTO UNA BANALISSIMA DISFUNZIONE ERETTILE
(che tra l’altro è un fenomeno più diffuso di quanto si pensi) STA QUA A FARVI
LA MORALE SUL FATTO CHE LO METTETE SULLA PORTA.
Spiegatemi
l'assurda rabbia e senso del rosicamento, dell'uomo che passa la vita a dirti
che non vuole legami e preferisce star solo, quando alle 3 del mattino viene
salutato educatamente e messo sul pianerottolo di casa perche' si e' stanche e
si vuole dormire.Voglio dire, se ormai gli uomini hanno deciso di comportarsi
da prime donne, qual'e' il problema se NOI (per una volta) li trattiamo come
merda?
È proprio
vero che i trombamici non sono più quelli di una volta!
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