domenica 7 luglio 2013

UOMINI SEPARATI



Ormai in questa città non ci si capisce più niente, le cose si sono completamente ribaltate: prima avevamo file interminabili di automobili ai semafori, code alla cassa del supermercato, code alla posta, file in banca, da Equitalia, e nelle varie circoscrizioni. Ora invece, da qualche tempo a questa parte, ovunque abbiamo codazzoli di ometti separati che si aggirano per le vie di Roma come dei poveri Zombie, cercando di raccattare, (chi) qualche donnetta che si prenda poco sul serio in cerca di avventure brevi, (chi) amici single persi lungo la via, e chi – ahi loro! – qualche spicciolo in più per mantenere le mogli e i figli che li hanno buttati fuori di casa.

 

Li riconosci al volo: hanno smesso di guidare le cabrio e le auto sportive perché non possono più permettersele, e hanno sostituito i loro “gioiellini di un tempo”, con delle utilitarie a diesel o a gas che consumano molto meno;

Ti parlano dell’amore e “di tutto ciò che muove” con la disillusione e il cinismo di Cristiano Malgioglio al Gay Pride;

se ti invitano ad uscire, è solo per un drink e mai per una cena (le loro ex mogli li hanno talmente rovinati con gli alimenti, che tutto ciò che possono permettersi è un dopo cena economico, e niente di più!).

sono gli unici 38/40enni che anziché essersi comprati una seconda casa al mare, o un’auto potente da usare solo nei week end, sono tornati – per forza di cose – a vivere con mamma e papà… e certamente non per leccarsi le ferite!!!

 

Per carità, a me dispiace tanto per loro, intendiamoci. La fine di un amore rappresenta un fallimento un po’ per chiunque, e nessuno di noi ne è davvero immune emotivamente. Però questi tizi, a volte girano per la città come dei derelitti, con abiti che appartengono decisamente ad un’altra epoca, perché per loro, è un po’ come se il mondo si fosse fermato al giorno successivo al loro matrimonio: si sono fatti mettere la fede al dito, hanno siglato il patto di fronte a Nostro Signore, e da quel momento, ogni locale, ogni cinema, ogni discoteca all’aperto, ogni pub, sono diventati dei tabù infrequentabili per loro, che hanno sostituito i “templi del divertimento” con centri commerciali e ipermercati. Del tipo che, se chiedi ad un separato il prezzo in offerta del Dash liquido all’Auchan, sta sicura che ti saprà rispondere con esattezza (dicendoti pure quante settimane dura l’offerta speciale), ma se per caso gli chiedi “sei mai stato in questo locale/club/cinema o circolo sportivo” ti sentirai rispondere:

“eeeeehhhh, ai miei tempi non c’erano mica i locali così…”

“Ai tuoi tempi?! Ma perché, quanti anni hai scusa?! Novantatrè????!!!”.

 

Sfortunatamente, vista la totale inutilità del matrimonio come istituzione (vedi post precedente), la figura dell’uomo separato è in vertiginoso aumento, e la sua presenza in era di crisi, diventa massiccia soprattutto sul web (poiché appunto, qualcuno di loro non ha i soldi manco per piangere, tra spese di avvocati, mantenimenti, e sfizi vari che le ex mogliettine si tolgono con i soldi loro). Abbiamo quindi orde di separati che passano le loro giornate ad osservare le vite altrui sui social network, concentrandosi in particolar modo su qualche giovane donna (di molto più giovane di loro) con la quale tentano approcci da “viveur”, cercando di cavalcare l’onda dei bei tempi in cui erano ancora capaci di sedurre. In verità, il web fa loro da scudo, perché purtroppo la malinconia (o malinconoia come cantava Marco Masini!!!!), li ha stretti nella morsa della depressione, e dopo otto/dieci anni di matrimonio, avendo messo su pure qualche chilo di troppo, per fare colpo sono costretti a mostrare le loro foto di molti anni addietro, come esca o specchietto per le allodole.   

 

Eppure in verità, i separati non sono tutti come i tipi che ho sopra descritto: ce n’è anche qualcuno che dalla separazione ha trovato giovamento, iscrivendosi in palestra, perdendo tre taglie, rimettendosi immediatamente in forma, oppure  intraprendendo nuove relazioni con ragazze che li hanno letteralmente rimessi al mondo, facendogli ricordare che valgono ancora qualcosa.

Alcuni di questi uomini hanno fatto la fortuna degli insegnanti di “salsa e merengue”, grazie ai quali, hanno scoperto che a Roma esistono milioni di scuole di ballo, con altrettanti locali in cui andare a divertirsi e conoscere ogni sera una diversa.

 

E allora, anche se detesto la salsa, il merengue, la meringa e tutti coloro che praticano questa tipologia di balli, è a questi ultimi che va il mio plauso, e cioè a tutti quegli uomini separati che sono risorti in poco tempo dalle ceneri degli omuncoli che erano prima, mettendo da parte la tristezza, la malinconia, e l’amarezza per i tempi andati. Coloro che hanno avuto la forza e la consapevolezza di dire a se stessi che non si vive di un unico e solo amore, e che le energie sentimentali, vanno concentrate e direzionate verso le persone giuste. Coloro che dopo aver preso dieci chili a causa della rilassatezza del matrimonio, hanno scelto di mettersi a dieta e di ricominciare a praticare del sano sport, che fa bene al fisico, ma soprattutto alla mente. Coloro che hanno saputo farsi affiancare e consigliare dagli avvocati giusti, che non li hanno fatti diventare “fantasmi di loro stessi” ridotti sul lastrico dalla separazione.

E infine, la mia stima smisurata è per tutti coloro che hanno RI-preso il coraggio di invitare una nuova ragazza ad uscire, senza proporle una cena costosa, ma magari una semplice pizzeria di quartiere; quelli che sono andati  a prenderla con un’utilitaria a diesel ma con la tappezzeria pulita, e un arbre magique nuovo all’essenza di “cielo”.

 

E allora alzate gli occhi e guardate il cielo miei cari separati: inutile piangersi addosso per un paio di corna, per una legge che non vi rende giustizia, e per i ricatti che subìte dalle vostre ex. Inutile dire che non amerete mai più. Inutile pensare che nonostante LEI sia una stronza colossale, la amate ancora. È giunto il vostro nuovo tempo di gloria: rinnovate il vostro guardaroba e il vostro taglio di capelli con qualcosa che sia veramente attuale; non tornate dalle vostre madri, ma dividete l’affitto con qualche altro maschietto più giovane di voi, e fatevi coinvolgere in feste, party, aperitivi, e nuovi incontri che invece, potrebbero davvero riservarvi qualcosa di entusiasmante. Spegnete il computer e smettetela di fare gli stalker sui social, perché là fuori c’è un mondo nuovo, fatto di donne in carne ed ossa, che non vogliono saperne di depressioni, tristezze varie, e scarsa volontà di risorgere.

Se la legge non è dalla vostra parte, e il mondo non vi sorride, vogliatevi bene comunque!
 

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