lunedì 15 luglio 2013

DONNE SEPARATE.


Ho parlato prima della mia personale visione riguardo al matrimonio, illustrando la completa inutilità di questo “patto” se non a livello legale e come tutela nei confronti di eventuali figli. Poi, abbiamo trattato un possibile epilogo del matrimonio, illustrando le vite da derelitti degli uomini separati; in ultimo, non potevo esimermi dal trattare un argomento che è l’altra faccia della medaglia, quella che per molte donne rappresenta una seconda rivoluzione sessuale, o il passaggio attraverso il quale, esse raggiungono (solitamente in età matura) un’emancipazione del tutto diversa da quella ottenuta attraverso la coppia: stavolta mi divertirò ad illustrare il passaggio delle donne da sposate a separate.

 

Le riconoscete ancora o hanno cambiato completamente volto, faccia e atteggiamento?! Sono ancora le docili ragazzine con gli occhioni alle quali voi ometti avete messo l’anello al dito qualche tempo fa, o si sono trasformate nella protagonista dell’esorcista, compiendo capriole sul letto, e girando la testa?! Quanti di voi le vedono come tali?

Siate onesti: quando le avete conosciute erano poco più che delle provinciali: timide, timorose, innamorate dell’amore (e di voi).

Le facevate addormentare col bacio della buona notte e le svegliavate con un sms d’amore.
Le portavate a pranzo a casa dei vostri genitori alla domenica, e loro per farsi amare dalle vostre madri, sparecchiavano la tavola… e si offrivano persino di lavare i piatti (anche in presenza della lavastoviglie!!!)

Oggi purtroppo, in questo preciso istante, mentre mi leggete, la figura di QUELLE donne, è solo un ricordo per voi: il dolce ricordo di donzelle ormai scomparse, sostituite da isteriche donne col tacco alto, il pantalone stretto, e la scollatura un po’ più evidente, che vi parlano tramite il vostro avvocato, ma che tutto ciò che si limitano a chiedervi, è un gruzzoletto un po’ più sostanzioso per i figli che avete avuto insieme, o la loro parte di ricavato monetario una volta che venderete la casa che avevate comprato in comunione dei beni.

 

Eppure è strano: un tempo somigliavano tanto alle vostre madri! Passavano la giornata a chiedervi cosa volevate per cena, vi conquistavano prendendovi per la gola, e vi facevano trovare le camicie nell’armadio sempre belle, pulite, stirate e inamidate. Se per caso volevano uscire con un’amica (e anche quando lo facevano) si pentivano un po’ di avervi lasciato a casa da soli a guardare la partita, ed eravate voi a non vedere l’ora che di tanto in tanto vi concedessero una sana ora d’aria.

Un bel giorno, repentinamente è cambiato tutto: il tempo che passavano a messaggiare su “whatsapp” e sui social network, era superiore a quello che impiegavano a prepararvi la cena o a chiacchierare con voi. Le uscite con le amiche (non chiedetevi mai se uscivano davvero con le amiche) sono diventate sempre più numerose, così come la rivendicazione di una libertà che in realtà avete sempre concesso.

Infine, la separazione, gli avvocati, il tribunale, gli alimenti, le ore in cui si sono convinte a farvi vedere i vostri figli (ma badate bene, solo e sempre quando fa comodo pure a loro!), le frasi pesanti, i gesti rinfacciati, e il vostro assistere inermi al loro rifarsi una nuova vita senza avere manco il diritto di dire “A”.

 

Parliamoci chiaro donne separate: un po’ “ci marciate” su questa questione che la legge è del tutto a vostro favore. E non è solo il fatto che attraverso la separazione avete riscoperto “l’essenza dell’essere donna” che vi eravate fatte togliere quando eravate tutte prese appresso alla foga del fidanzamento e del matrimonio. Voi ora nella vostra condizione ci sguazzate alla grande, ammettetelo! E’ ovvio, all’inizio sarà stato pure un fallimento di vita, guardare le foto del giorno del “fatidico si”, e pensare “ma perché mi sono presa lui”… poi però vi siete riprese al volo: è bastato iscrivervi in palestra per porvi come obiettivo quello di rassodare il culetto e di renderlo un po’ più simile a quello di Jennifer Lopez, conoscere nuova gente, cambiare colore di capelli, dare una rinnovata al vostro guardaroba, e “voilà” il gioco era fatto!

Dite la verità! Coi soldi del mantenimento, mentre i vostri ex erano tornati a vivere coi suoceri (che avete definitivamente scoperto di odiare) vi siete comprate pure una macchina nuova, e adesso magari girate per la città in Smart o in Mini Cooper con l’occhiale da sole di “Dolce & Gabbana” e la musica a tutto volume, perché finalmente vi sentite di nuovo “voi”.

Ci vuole così poco ad essere donne?

E’ davvero così difficile pensare che potevate esserlo pure senza attraversare la navata centrale della chiesa con l’abito bianco?

 

Fatevi una domanda, splendide donne separate che un pochetto ci godete a ricattare i vostri ex mettendo in mezzo i vostri figli, o minacciandoli di spillargli fino all’ultimo centesimo se per caso vi faranno girare le palle che non avete…

Lo sapete perché è esistita la rivoluzione femminile? La rivoluzione femminile è esistita perché le donne avevano voglia e bisogno di dire al mondo intero CHI ERANO.

Avevano bisogno di risvegliare una coscienza che le avrebbe volute solo madri, mogli e schiave, impedendo loro persino di lavorare.

 

Al giorno d’oggi dobbiamo lottare ancora molto per affermarci in politica, equiparare i nostri stipendi a quelli degli uomini, avere la possibilità di crescere i nostri figli continuando a lavorare, ma quello che conta davvero, è essere consapevoli di CIO’ CHE SIAMO. E sapere chi siamo, vuol dire non sognarci nemmeno lontanamente di ricattare l’uomo che in passato abbiamo amato (e che abbiamo lasciato perché magari ci ha tradite). Vuol dire svegliarsi ogni mattina con la certezza che possiamo essere forti, rimboccarci le maniche, e non necessariamente imitare i modelli televisivi per far sentire che contiamo.

Iscrivetevi in palestra (o andate a correre da sole), rinnovate il vostro guardaroba e il vostro taglio di capelli, uscite con le amiche quando e come volete, e rifatevi una vita sentimentale anche migliore di quella che avevate prima…



…Però fatemi (e fatevi) una cortesia: toglietevi quel piglio da stronze che fa tanto “signorina so tutto io”, perché NOI che siamo molto diverse da VOI, ci teniamo a dire al mondo intero, che oltre alle gambe, ai ricatti, e alla stronzaggine femminile, c’è molto, molto di più.
                                               

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