lunedì 22 luglio 2013

CRIPTO-CHECCHE (OVVERO, UOMINI CHE FANNO FINTA DI ESSERE ETERO)


Ogni volta che li vedo girare per la città, o che mi trovo a parlare con uno di loro, mi riprometto che smetterò di farmi domande sulla profonda crisi interiore che li attanaglia.

 

Ogni volta che ne conosco uno nuovo, che facendo finta di corteggiarmi fa cento passi avanti, e il giorno dopo trecento indietro, dico a me stessa che smetterò di pormi domande a riguardo.

 

Ogni volta che le mie amiche mi raccontano delle problematiche stupidissime che affliggono gli uomini, vorrei scuotere la testa e dire loro che non è niente, che non è veramente come pensiamo, che in fondo il genere maschile, di questi tempi non sta affatto attraversando momenti di disagio interiore.

 

Badate bene che oggi su questo blog non parliamo della classica “sindrome di Peter Pan”, né dell’eterna voglia di poligamia (tendente alla cornificazione) che possiedono la maggior parte dei maschi etero. Tutt’altro: qui oggi parliamo di omosessualità nascosta, celata o mal vissuta, che porta molti uomini ad auto-negare la propria natura.

 

Voglio escludere da questo discorso i palestrati, i maniaci del fisico, i fissati dell’addominale scolpito, che girano nelle loro Smart, o nelle loro Fiat 500 trendy con il logo, e che ad ogni semaforo o angolo di strada, vengono omaggiati da branchi di donne che li guardano estasiate, immaginando come sarebbe una notte di sesso sfrenato con uno di questi forzuti depilati.

Perché li escludo? Bè ma perché da assidua frequentatrice e adoratrice – nel senso amichevole - di uomini gay, ormai ho il mio “GAYDAR” sempre acceso, e se uno “è della parrocchia”, lo riconosco a miglia di distanza.

Attraverso questo strumento di riconoscimento  incorporato nel mio cervello - simile ad un radar a distanza - sono diventata brava quasi quanto lo sono loro stessi nel loro entourage, a riconoscersi tra di loro.

Hanno muscoli ben definiti e scolpiti, braccia depilate, tatuaggi poco volgari su una pelle costantemente abbronzata, capelli tagliati all’ultimo grido, denti bianchi e scintillanti ogni volta che sorridono, e camicette aperte sul petto.

Non sono necessariamente effeminati, non camminano sculettando con le movenze di una donna, e non hanno un tono di voce sottile e acuto. Sono uomini in tutto e per tutto, e farebbero perdere la testa ad ognuna di noi, ma in verità, a far perdere la testa a noi, questi qua non ci pensano manco un po’.

 

Quindi salto la questione “uomo gay non esattamente individuabile” e vi illustro il genere “insospettabile” (ovvero, quello che un mio carissimo amico gay, definisce con il termine di “cripto-checca”).

DEFINIZIONE: Il gay insospettabile medio (cripto-checca) è un “uomo” in tutto e per tutto, solo che fa finta di essere etero. Ovvero:

 

-          Non si depila

-          Va in palestra ma non ne è un maniaco, piuttosto ci va per rimorchiare (altri uomini ovviamente!)

-          Possiede passioni totalmente in linea con le normali passioni degli uomini etero (ovvero calcio, automobili, playstation)

-          non parla troppo in giro di sé e delle sue storie d’amore (ma guarda caso, nessuno lo ha mai visto in giro scambiarsi effusioni con una donna)

-          è circondato da una schiera di curiosi (amici, famiglia, ecc) che non fanno che domandarsi come mai un così bravo ragazzo/onesto lavoratore, non si “sistemi” trovandosi una donna che lo renda felice e gli dia dei figli.

Semplice! Perché a quelli come lui, le donne non piacciono!

 

Benvenuti dunque nel mondo delle “cripto-checche” non dichiarate, ovvero, uomini apparentemente etero, che fanno di tutto per sembrare tali, e che spesso e volentieri si vantano in giro di essere dei grandi amatori, bravi anche a spezzare il cuore di mille donne.

Non chiedetemi perché lo fanno: ho idea che molti di loro siano cresciuti in contesti sociali, e in famiglie all’antica, che probabilmente non li capirebbero. Oppure lavorano in aziende all’interno delle quali è importante mostrarsi “maschi, di sana e robusta costituzione”.

Così, questi poveretti passano le loro vite a giocare ruoli che non gli appartengono, sforzandosi di rimorchiare ragazze che non inviteranno mai ad uscire (perché LORO, non vogliono uscire con delle ragazze, ma con dei ragazzi), oppure ritrovandosi in situazioni erotiche che all’ultimo momento eviteranno.

Ora, mi rivolgo a voi, splendide fanciulle che mi leggete e che siete state mollate sotto il portone di casa da uno di questi individui dopo averli invitati a salire: non vi crucciate! Non iniziate ad andare dallo psicologo per capire perché siete state rifiutate dopo aver promesso una notte erotica da annali. Non chiedetevi se magari nel baciarlo dopo la cena di sushi al giapponese, avevate l’alito pesante e quindi lui non ha voluto approfondire…

No, no! Niente di tutto questo!

 

Vi svelo un segreto ragazze mie: in realtà, VOI non avete niente che non va. Non siete state eccessive nel proporgli di salire a casa vostra, e probabilmente non avete nemmeno l’alito pesante!
Siete semplicemente splendide, e il fatto che siate state rifiutate, non dipende da una vostra mancanza. Perché è vero che come titolava un famoso film, “SE UN UOMO NON TI VUOLE, E’ PERCHE’ EVIDENTEMENTE NON GLI PIACI ABBASTANZA”, ma è anche vero che nel 2013 esistono ancora persone (uomini o donne, in generale) che non hanno imparato a sapersi accettare, rifiutando loro per primi di mostrarsi per quello che sono davvero.

 

Per concludere e farvi capire meglio, voglio chiudere questo post con una frase, che qualche anno fa mi disse un mio caro amico romano (precisamente della zona Appia), quando gli raccontai che il fenomeno del rifiuto delle donne da parte di molti uomini, sembrava essere sensibilmente in aumento. Gli dissi che io lo spiegavo con la crescita esponenziale dei fattori d’ansia, con la paura di non essere all’altezza, e magari anche col verificarsi di sporadici episodi di disfunzioni erettili.

Il mio amico scosse la testa a destra e a sinistra, rimase in silenzio per dieci secondi, e all’improvviso, guardandomi dritta negli occhi disse solo:

“Ah Ilè, ma ancora n’hai capito?! ‘A verità è che questi so tutti froSci…”. (!!!)

 

Io rimasi stupita di fronte a cotanta popolare saggezza pronunciata proprio dalle labbra di un uomo, ma da quel giorno mi convinsi che aveva ragione lui, e aumentai talmente tanto la potenza del mio “GAYDAR”, che imparai improvvisamente a cambiare strada tutte le volte che sentivo odore di “cripto-checca”.

Quindi fanciulle, se incontrate un ometto bellino, molto curato nel fisico e nell’aspetto, che inizialmente mostra interesse per voi, e poi vi evita come la peste senza un reale perché, girate i vostri tacchi e ancheggiate lontano da loro. Oppure fate un’altra cosa migliore: presentategli il vostro amico gay!  

La riuscita dell’operazione è assicurata! ;-)
                  
 
                                                     

2 commenti:

  1. Molto interessante la tua teoria.
    Ho sempre dato la colpa a me stessa quando notavo una retromarcia spaventosa da parte del maschietto di turno. Pur essendo io una che non si dà colpe di niente perché agisce sempre con consapevolezza. Aspetto fisico, una battuta di troppo, incompatibilità di carattere... Le ho esaminate tutte ma niente! Mi è capitato recentemente proprio quello che descrivi nel tuo post. Un interesse a mille nei miei confronti e poi il nulla. Silenzio. Mi sono data le colpe per una settimana (senza chiamarlo, ovvio) poi sono passata oltre. Però l'interrogativo rimane. Che fosse "froScio"??

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    1. Cara Alice, il consiglio che ti do' e': non perdere tempo ad indagare... Passa al successivo. Quello con l'ormone "ok"...
      :-)

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