domenica 5 luglio 2015

LOVE WINS.

Durante tutta questa settimana ho avuto diverse discussioni con tante persone. Sapete perché? Discutevo con tutti coloro che capitavano sulla mia strada e si dichiaravano contro il matrimonio tra omosessuali.

Esiste un motivo preciso per il quale da sempre mi schiero a favore degli omosessuali, ed è un motivo semplicissimo. Perché gli omosessuali sono persone come me, e in quanto tali (in quanto esseri umani) è assolutamente sacrosanto che possiedano tutti i diritti che costituzionalmente possiedo anch’io. Voglio dire, dove è la differenza tra me e chi ha una preferenza diversa dalla mia?

Non ho mai amato fare propaganda, non ho mai amato l’estremizzazione e l’ostentazione, ma quella gay non mi disturba. Non mi disturbano le sfilate, non mi disturba un abbigliamento un poco “fuori dalle righe”, e questo perché ho sempre adorato la piena libertà dell’agire, e quando sento chi si schiera contro certe “manifestazioni colorite”, etichettandole come ostentatrici, penso a tutta la comune ostentazione di cattiveria che ogni giorno ognuno di noi subisce. Subiamo ostentazioni di cattiveria gratuita sui posti di lavoro, nelle scuole, sui mezzi pubblici, da amici e anche da parenti, eppure il problema di certa gente è l’ostentazione “del colore e del folklore”.

Io penso che gli omosessuali (uomini e donne) nel tempo abbiano subito tanto la loro condizione di non accettazione da parte del mondo intero, così ho provato a mettermi nei loro panni,  pensando a come mi sarei sentita io, SE L’AMORE (CHE RAPPRESENTA UN ELEMENTO SIGNIFICATIVO NELLE NOSTRE VITE), mi fosse stato negato. Ecco, vorrei che tutti gli etero che mi stanno leggendo in questo momento (soprattutto quelli con cui ho avuto di che discutere in questa settimana) si mettessero nei panni di una donna o di un uomo omosessuale. Provate a pensare che la vostra “passione”, ciò che tutto muove, vi venisse negato costituzionalmente, perché voi e pochi altri foste ritenuti improvvisamente "anormali", e in quanto tali, senza diritti. Mettiamo che a questo mondo, ad essere considerati malati, anormali, fuori luogo, fossimo noi etero, e mettiamo chessò, che la donna o l’uomo che amate, non possa vivere il vostro amore con voi, semplicemente perché normalmente le cose sono sempre girate per un altro verso. Proviamo a rovesciare i ruoli per un momento, e a pensare a come sarebbero le vite di noi etero, se la negazione dell'amore e della libertà fosse applicata su di noi.
Mettiamo che il vostro primo bacio dato per la strada, non fosse accettato dal resto del mondo, perché ritenuto “non consono”. Mettiamo che vi fosse negato uno degli scambi di energia più potenti tra due persone, e cioè, camminare mano nella mano con la persona che amate. Mettiamo che vi venisse impedito di coronare il vostro sogno d’amore e la vostra promessa di vita, perché nel paese in cui vivete, fosse considerato “di cattivo gusto”. Oppure andiamo un po’ più a fondo: mettiamo che vi venissero negati dei diritti e dei doveri fondamentali che per legge dovreste avere nei confronti della persona che scegliete di avere accanto. Quando si decide di ufficializzare un’unione, è prima di tutto per amore, ma anche perché quell’unione sancisce dei diritti fondamentali che ogni essere umano possiede. Immaginate che la persona che amate (e che la legge vi ha impedito di sposare) un giorno purtroppo scompaia, e che voi non abbiate più alcun diritto nemmeno su una casa che avete comprato insieme e messo su con il vostro comune intento. Immaginate che nel momento in cui la persona che amate scompare, VOI PER QUELLA PERSONA (E PER LA LEGGE) DIVENTATE AUTOMATICAMENTE NIENTE. Secondo la legge non potrete nemmeno decidere dove lasciar riposare il suo corpo, perché voi, per quella persona non rappresentate assolutamente più nulla. Ritengo doveroso (tra l'altro) sottolineare come tutto questo, nel nostro paese, valga anche per le coppie etero, che per una loro personale ragione decidono di non sposarsi mai.
Vado avanti...

Immaginate che per secoli il mondo vi abbia chiesto di tenere nascosta la vostra “condizione” perché questa vostra “condizione”, questo vostro modo di essere e di “concepire”, venga considerato fuori dalla norma. Mettiamo che la tendenza generale delle persone nel tempo, sia quella di considerarvi anormali, stravaganti, e che in qualche raro caso, qualcuno vi dica pure che siete malati, e che la vostra malattia vi porterà alla rovina, e che invece voi sappiate di essere assolutamente in voi, di essere felici a vostro modo, anche se tutto il mondo sta sempre li’ a ricordarvi che qualcosa in voi non va. C’è persino qualcuno che suggerisce di curarvi per diventare come tutti gli altri, per farvi tornare alla maniera di amare e di "concepire" di quando eravate nati.

Così come ho fatto per tutta questa settimana dal vivo, discutendo con chi era contrario alla legge americana, attraverso queste pagine, sposerò per sempre la stessa causa, e cioè quella di sensibilizzare qualcuna delle persone con cui ho discusso. Mettetevi nei panni di chi per tanto tempo ha subito (e continua a subire) le angherie di tutti quelli che non amano le diversità (e sono ancora tanti!). Pensate a come sarebbe molto più difficile la vostra vita se veniste gratuitamente privati di qualcosa di fondamentale per voi, che vi costringesse a vivere una vita che vi schiaccia.

Ecco, questa settimana ho voluto scrivere un post diverso, perché questo blog parla d’amore, e l’amore è di tutti. E il diritto all’amore, pure. Buona settimana.
                                                       
 

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