domenica 18 gennaio 2015

AMORE FA RIMA CON LIBERTA'.

Per tutto il week end ho riflettuto su quale argomento trattare questa settimana. Sono sincera, avevo paura di passare per provocatrice, però allo stesso tempo sentivo anche il bisogno di dire un po’ la mia. Certo che le vite di chi legge questo blog non cambiano (ed è una fortuna che sia così), e certo che un post nel cui titolo compare la parola “libertà”, è assolutamente rispettoso – appunto - della libertà e delle scelte altrui. Se c’è una cosa che questa settimana appena trascorsa ci hanno insegnato i fatti di “Charlie”, è proprio che il mondo è meraviglioso perché composto di una varietà di pensieri che sarebbe sempre bello poter esprimere.

Quindi l’avvertenza per chi mi legge è “QUESTO POST NON E’ UNA PROVOCAZIONE, NON E’ UN ATTACCO, E NON RAPPRESENTA UNA MANIERA DI INTACCARE IL VOSTRO MODO DI VIVERE LE RELAZIONI. LE VOSTRE SCELTE SONO VOSTRE, E NESSUNO HA IL DIRITTO DI DIRVI QUALE SIA LA STRADA GIUSTA DA PERCORRERE. IO MEN CHE MENO…”. Ciò premesso, vado avanti.

Nella mia vita ho sempre inseguito un valore per me importante: la libertà. Mi sono sempre sentita libera di esprimere le mie idee e il mio dissenso in maniera abbastanza rispettosa. Talvolta non ho rispettato qualcuno, e di questo mi scuso, ma è pur vero che la libertà di un individuo, finisce  dove inizia quella di un altro. In particolare ho creduto sempre che fosse fondamentale in ogni relazione sentimentale, sentirsi liberi nel rispetto altrui. In che modo? Andando avanti con la propria vita di tutti i giorni anche quando si sta insieme a qualcuno, e lasciando a quel qualcuno, la facoltà di decidere per sé a sua volta. Non è che non sia brava a scendere a compromessi: anzi, mi ritengo una persona talmente sincera e rispettosa, che spesso e volentieri mi sono messa in discussione con i miei partner per (come dire) andargli incontro. Forse il compromesso non è il mio “piatto forte”, però amando ho imparato anche a “cucinarlo”. Il rapporto era equilibrato solo finchè anche dall’altra parte, esisteva la volontà di trovare un punto d’incontro. Certo, la metà di una strada non è sempre semplice da percorrere: in un rapporto ci sono talvolta frustrazioni, e cose non dette. Eppure vi assicuro che se alla base di tutto c’è una massiccia dose di rispetto e di amore, andare incontro all’altro diventa persino piacevole, perché ci apre la mente a dei mondi sconosciuti che non abbiamo mai avuto il coraggio di scoprire.

Le persone single spesso fanno molte cose da sole: un single è per definizione uno che per non crucciarsi della propria solitudine, si tiene costantemente impegnato. I singles praticano sport, viaggiano, passano del tempo con gli amici, si dilettano con i loro hobbies, escono, E IN ULTIMO, SPESSO PASSANO ANCHE TANTO TEMPO DA SOLI, E PASSARE DEL TEMPO DA SOLI, ULTIMAMENTE APPARE DIFFICILISSIMO PER TANTI. La solitudine è una brutta bestia, però, è anche importante per imparare a stare al mondo. Per questo motivo, anche se ogni tanto mi attanaglia e da essere umano la soffro, nel tempo l’ho fatta mia ed è diventata una mia alleata inseparabile, al punto che, non riesco a concepire di avere una relazione con un uomo, se ogni tanto non resto anche completamente sola, oppure se non passo del tempo con delle persone che siano diverse da lui.

Mi rendo conto di possedere un concetto di libertà molto difficile da comprendere per molti: intanto, non mi disturba stare sola. Da sola ho sempre una moltitudine di cose "mie" da fare.
Non mi ritengo immune dalla paura di (re)stare sola; a volte – come dicevo sopra - mi lagno ANCHE della solitudine, perché umanamente ci sono momenti in cui la soffro (in particolare al termine di una relazione). Però guardo anche le famiglie di amici e conoscenti e penso che sia un concetto troppo lontano da me.
Questo perche' detesto "invischiarmi", ovvero detesto rinunciare alle mie scelte, al mio tempo organizzato come dico io, al mio letto tutto per me. Se il mio letto è occupato per più di 48 ore da un altro individuo (che sia esso un partner o un amico) io mi sento male e ho bisogno di scappare.

Se ho programmato un viaggio tutto mio e "l'altra persona" non viene con me per "X" motivi, salgo su un aereo e parto, e inizio a "respirare". Questa estate ho pianto, perché la persona con cui stavo non poteva partire con me. Però il giorno dopo ho iniziato ad “accarezzare” me stessa con tutto ciò che di nuovo il mio viaggio ha saputo regalarmi: emozioni, amici e consapevolezza.
Non mi stupisce che le mie relazioni siano intervallate da momenti di singletudine più o meno lunghi, perché io non so scendere a compromessi riguardo al mio tempo da sola, e non per una questione di egoismo.

Moltissime persone non comprendono tutto ciò. I miei uomini spesso non mi hanno compresa e hanno pensato che "la mia maniera" fosse incapacità di amare. Invece io amo, e vi assicuro che sempre mi sono donata all'altro in modo totale, e spaccandomi letteralmente il cuore d'amore. Molto spesso l'amore ha distrutto la mia vita perché io me la sono lasciata distruggere, e non ho ancora capito se ho fatto bene o male.
Tuttavia la mia libertà è fondamentale: sono fondamentali le mie aspirazioni, il mio tempo con me e per me, e soprattutto il tempo con i miei amici e con la mia famiglia, ma non sono disposta a barattarlo. Non lo faccio per il mio lavoro, e non lo farei per un uomo.

Per me libertà è sinonimo di amore. Se mi ami, ti fidi e mi lasci libera. Se non mi ami, provi erroneamente a tarparmi le ali, e può darsi che per un po' di tempo ti dica anche bene, però poi mi sveglio dal coma, e lì, è la fine.
Sono stata tradita per aver rispettato la libertà di un uomo, perché le persone non comprendono il mio modo di pensare e ne approfittano.
Ecco, vorrei invitare tutti a ripensare ad un concetto relazionale diverso, che però vi darà molto in cambio secondo me, ovvero VOI, e poi VOI insieme all'altro.


So che starò sola per molto tempo dopo la fine della mia ultima storia: è il prezzo che ho deciso di pagare per essere amata davvero da chi sceglierà di farlo e di accettarmi per come sono.

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