lunedì 6 gennaio 2014

L'AMORE DURA SEI GIORNI. (resoconto delle vacanze e dell'inizio 2014 di una blogger single)

Questo Natale mi sono “fidanzata” per sei giorni! Già ridete lo so, perché l’ironia di Ilenia (e di questo blog) salverà il mondo!
Il 19 dicembre avevo conosciuto per caso un nuovo ragazzo: mi trovavo in un locale al centro di Roma per assistere ad un concerto insieme ad altri amici. in verità c’ero andata accompagnata da un altro, ma a metà serata le nostre strade hanno preso “corsie opposte”. Insomma si, sono entrata nel locale con un ragazzo, e sono uscita con un altro. Non è sicuramente un atteggiamento da imitare, ma mi sento di dire che non è nemmeno da condannare: il rapporto tra me e il primo ragazzo in questione non era affatto stabile né stabilito, quindi qualsiasi altra conoscenza improvvisa, sarebbe stata ben accetta da parte di entrambi (uhm!).

Il secondo ragazzo non era fisicamente un adone: i tipi con la barba non mi sono mai piaciuti, ma via via che andava avanti la serata, mi sono persa nelle sue chiacchiere e nella sua estrema simpatia. Parliamoci chiaro: gli uomini che ci fanno ridere vincono dieci a zero. Lascio quindi il locale insieme al secondo ragazzo, e passo una serata esilarante di fronte a due pizze e a una coca, molte chiacchiere che creano empatia, e la promessa di rivederci e risentirci presto. Sotto casa, lui vuole il mio numero ed io - ben contenta di essere proiettata verso un nuovo anno pieno di novità dal punto di vista sentimentale - glielo lascio.

Nel variegato mondo dei singles, un normale scambio di numeri di telefono può significare tutto e non può significare niente. In linea di massima le nuove conoscenze vanno e vengono: qualcuno sparisce per poi ripalesarsi in momenti inaspettati. Tuttavia il giorno dopo il nuovo ragazzo mi chiama e passiamo circa cinquanta (cinquanta!!!) minuti al telefono. Pazzesco! Si riverifica la stessa empatia della sera precedente, solo che al termine dell’idillio telefonico ho un galante invito a bere un bicchiere di vino la sera successiva. Detto fatto, accetto!
La serata si preannuncia divertente: lui è vestito diversamente rispetto alla prima sera. È più elegante, curato, oserei dire “costruito” rispetto a quando l’ho conosciuto e vestiva i panni del ragazzo semplice. Ne sono un tantino dispiaciuta, ma passo comunque una bella serata, al termine della quale ci baciamo prima di salutarci.

Nel variegato mondo dei singles, un bacio dato sotto casa in macchina come quando si era adolescenti, può significare tutto e non può significare niente, TUTTAVIA il ragazzo mi stupisce di nuovo, perché nel congedarsi dichiara che mi richiamerà il giorno successivo, e il giorno successivo, LO FA! Non sparisce, non si nasconde dietro un dito per attuare tutte quelle stupide tattiche che rappresentano il preludio al fatto che una relazione non decollerà mai, ma flirta con me “come se non ci fosse un domani!!!”.

Inizio a farmi prendere dai pensieri: vediamo… conosco un ragazzo nuovo (in maniera del tutto casuale) mentre il nuovo anno sta per iniziare, e il ragazzo in questione è gentile, simpatico, intelligente, discorsivo, e soprattutto, sembra essere ben disposto a coltivare la mia conoscenza. Inizio a credere che l’oroscopo di Branko che ho letto qualche giorno prima, possa essere veritiero, e alla soglia dei trentatrè anni, inizio anche a pensare che potrei aver incontrato un uomo veramente degno, senza averlo mai cercato.

Nei quattro giorni successivi procede tutto a gonfie vele: le sue telefonate arrivano puntuali, i suoi messaggini simpatici non si fanno attendere, e inoltre, ricevo un invito per la sera di Natale a conoscere i suoi amici in un pub. La cosa mi getta nell’inquietudine: SARA’ GIUSTO FARSI TRAGHETTARE DA UN RAGAZZO CHE NON CONOSCO PER NIENTE, AD UNA SERATA CON I SUOI AMICI DURANTE LA QUALE CI SARA’ QUALCHE PRESENTAZIONE UFFICIALE?
LA RISPOSTA E’: NON LO SAPREMO MAI, e sapete perché? La mattina del 25 dicembre, a sei giorni dall’inizio del nostro flirt, il nuovo ragazzo mi chiama alle 12, mentre sto raggiungendo degli amici fuori città. Come sempre, telefonata piena di flirt: ed empatia. Al termine della conversazione, ci salutiamo dicendoci che la sera stessa ci vedremo intorno alle 22 per la famosa serata in compagnia dei suoi amici. alle 18,30 lascio casa dei miei amici, e alle 19,15 sono a casa mia, pronta per entrare in doccia e prepararmi ad uscire.

Non entrerò mai in doccia, non sceglierò mai i vestiti dall’armadio, e non uscirò con lui quella sera. Alle 19,15 infatti, il ragazzo “perfetto” è inspiegabilmente diventato UN DEMONIO. Al telefono ha una voce diversa rispetto al solito, e le sue parole mi stanno dicendo con una scusa che quella sera non ci vedremo. La magia non era manco iniziata che è già finita. Dalle sue parole percepisco già che la sua “buca di Natale” sarà un preludio alla sua sparizione definitiva.

Infatti ad oggi non abbiamo ancora sue notizie, e anzi, se qualcuno di voi conoscesse un ragazzo simpatico, 34enne di Roma, pieno di ideali ed interessi, per favore mi scriva in privato per informarmi del fatto che non è morto, e che anzi, gode di ottima salute.
Nel frattempo ho richiamato quello che avevo abbandonato nel locale appena sei giorni prima. Al momento abbiamo una relazione che potrebbe durare dalle 3 ore ai tre anni circa.

Anche perché, com’era il titolo di quel film commedia di qualche anno fa? Ah si!
L’AMORE DURA TRE ANNI (…oppure sei giorni!).

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