Ci
sono coppie che per una vita NON stanno insieme: hanno storie con
altri, non cercano un legame stabile e stabilito ma si vogliono bene
in maniera “diversa”.
Ci
sono coppie che sono felici “a scambiarsi” con altre coppie, e
vivono serene così...
...e
infine, ci sono coppie formate da donne etero e uomini gay, che
mettono su famiglia!!!
Come
come? Ma si, avete letto bene: ci sono coppie formate da donne etero
e uomini gay che vivono felici e contenti così!!!
Ebbene,
possiedo centinaia di amici maschi gay. Alcuni di loro (pochi in
verità) hanno relazioni stabili con altri uomini e sono anche molto
fedeli. La maggior parte colleziona storie di poco conto. Una sera,
massimo due, il tempo di “consumare” e poi addio. I social e le
chat su telefoni mobili, sono forieri di questo tipo di incontri
fugaci dalla durata ancor più ridotta. Ed è proprio attraverso i
social e le chat, che uomini etero che possiedono vite sentimentali
stabili con delle donne, si procacciano amanti omosessuali fugaci.
Attenzione, non sto dicendo che è una pratica in voga negli ultimi
tempi: l'omosessualità celata e nascosta è sempre esistita, e da
sempre finti uomini etero impegnati con donne, passavano allegramente
il loro tempo con degli uomini. Ciò che mi fa sorridere, è la
maniera in cui spesso le donne accettano certi fatti facendo finta di
non sapere.
Le
donne (certe donne, anzi, molte donne, anzi, la maggior parte delle
donne) preferiscono avere i paraocchi. Un tempo, piuttosto che
restare sole, si sarebbero tenute uomini che le tradivano con altre
donne. Oggi è cambiato pochissimo: piuttosto che stare sole, si
terrebbero anche uomini che le tradiscono con altri uomini. E che
differenza fa? Un tradimento è pur sempre un tradimento, direte voi.
Tecnicamente si. Ma nella pratica, un uomo che ti tradisce con un
altro uomo, è uno che ti fa ancor più cadere le braccia, perchè a
quel punto in quanto donna, non hai nemmeno più un termine di
paragone al quale aggrapparti con disperazione: a tuo marito non
piace la pussy, ma il pisello (oppure tutti e due!!!).
Ohibò,
e ora mettici una pezza!!!
Normalmente
questa tipologia di uomini multi-tasking, vengono schifati persino
dal mondo gay: i gay, essendo uomini molto pragmatici, sono soliti
sollazzarsi con loro per mere ragioni fisiche e nient'altro. I gay
non sono come noi donne: se hanno davanti un furbo, uno a cui piace
tenere il piede in due scarpe, uno a cui piace sia la carne che il
pesce, uno già impegnato insomma, loro non lo giustificano, non lo
perdonano, non se lo tengono tutta una vita sperando che cambi.
I
gay sono realisti: accettano le situazioni, prendono atto del fatto
che a star soli ci si può anche guadagnare (piuttosto che spendere
il proprio tempo con uomini così), e sono in grado di prendere gli
uomini per quello che sono.
I
gay, sono avanti: il loro realismo e la loro concretezza, non mi
disarma, anzi, mi spinge all'emulazione. Per questo forse sto tanto
bene con i gay e la maggior parte di loro mi adora.
Le
donne invece, hanno compiuto percorsi tortuosi e tuttora impervi:
nonostante la rivoluzione sessuale e l'avvento del femminismo, la
nostra sensibilità e fragilità di fronte al mondo, resta. Così
come resta il terrore della solitudine, del ticchettio inesorabile e
puntuale dell'orologio biologico, che non può fare a meno di
ricordarci che per noi il tempo che passa, vale eccome. È forse per
questo motivo che molte donne sono portate ad accettare tutto:
accettano le prese in giro, gli amori finti; accettano le violenze
domestiche; accettano che il loro uomo le tradisca con un altro uomo.
Tutto, tranne che la solitudine.
Ci
sono donne fiere del loro status di “maritate”, e fiere dei figli
che hanno cresciuto. Sono quelle che hanno arredato la loro casa con
estremo gusto, e si identificano in questa società come “donne di
classe”. Queste donne però, possono definirsi felici solo a metà,
perchè non portano sulle spalle solo il peso dei tradimenti dei loro
mariti, ma bensì la zavorra dei tradimenti dei loro mariti con
uomini dello stesso sesso.
E
ai loro uomini double-face invece, cosa dico? Questo:
Oggi
mentre scrivo questo post dal mio appartamento a Cinecittà, in un
quartiere poco distante si celebrano i funerali di Simone, un ragazzo
gay morto suicida perchè questa società non lo accettava. Lo so, è
ridicolo: nel 2013 dovremmo finalmente essere tutti educati e
abituati al concetto di integrazione e accettazione dell'altro,
superando ogni stupida barriera. Tuttavia, un altro ragazzo si è
tolto la vita in questa città, vittima consapevole di chi gli
puntava contro il dito.
Certe
cose purtroppo accadono perchè non si possiede ancora la libertà di
auto-dichiararsi. Nei posti di lavoro, nei luoghi pubblici,
sull'autobus, in metro, per la strada, chi è considerato “diverso”
viene ancora additato. Simone si è ammazzato, mentre tanti uomini
non arrivano proprio a farlo, ma portano avanti vite “nascoste”,
segrete, solo perchè la famiglia viene ancora concepita come
“uomo+donna = figli”, e dichiarare i propri gusti in ambito
sessuale è tuttora considerato scandaloso.
Sono
convinta che la maggior parte degli uomini con famiglia, impegnati
con donne, e che cercano amori gay fugaci in rete, siano vittime di
un sistema che li vuole uniformati, e che li taglierebbe fuori, se
solo avessero il coraggio di dire al mondo intero come vorrebbero
essere veramente.
Questo
blog non ha la pretesa di cambiare il mondo, né le vedute di quelli
che hanno sguardi troppo stretti sulla vita. Però nel mio piccolo
posso concludere un post che nasce come ironico, in maniera seria,
ricordando Simone, e stando vicina a tutti i miei amici gay che
soffrono la condizione di non potersi dichiarare, né alle loro
famiglie, e tanto meno al resto della gente.
Io
sono dalla vostra parte, anche se è poco.
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