lunedì 4 novembre 2013

MULTI TASKING MEN.



Voi direte: tempi moderni, non ci stupiamo più di nulla. Eh si, in parte è anche vero e non pretendo di darvi torto. Nel mondo, così come nel vasto pianeta delle relazioni sentimentali, gli accadimenti sono strani e disparati. Ci sono coppie che stanno insieme per una vita e poi magari si separano due giorni dopo il matrimonio o il concepimento di un figlio.

Ci sono coppie che per una vita NON stanno insieme: hanno storie con altri, non cercano un legame stabile e stabilito ma si vogliono bene in maniera “diversa”.

Ci sono coppie che sono felici “a scambiarsi” con altre coppie, e vivono serene così...

...e infine, ci sono coppie formate da donne etero e uomini gay, che mettono su famiglia!!!



Come come? Ma si, avete letto bene: ci sono coppie formate da donne etero e uomini gay che vivono felici e contenti così!!!



Ebbene, possiedo centinaia di amici maschi gay. Alcuni di loro (pochi in verità) hanno relazioni stabili con altri uomini e sono anche molto fedeli. La maggior parte colleziona storie di poco conto. Una sera, massimo due, il tempo di “consumare” e poi addio. I social e le chat su telefoni mobili, sono forieri di questo tipo di incontri fugaci dalla durata ancor più ridotta. Ed è proprio attraverso i social e le chat, che uomini etero che possiedono vite sentimentali stabili con delle donne, si procacciano amanti omosessuali fugaci. Attenzione, non sto dicendo che è una pratica in voga negli ultimi tempi: l'omosessualità celata e nascosta è sempre esistita, e da sempre finti uomini etero impegnati con donne, passavano allegramente il loro tempo con degli uomini. Ciò che mi fa sorridere, è la maniera in cui spesso le donne accettano certi fatti facendo finta di non sapere.



Le donne (certe donne, anzi, molte donne, anzi, la maggior parte delle donne) preferiscono avere i paraocchi. Un tempo, piuttosto che restare sole, si sarebbero tenute uomini che le tradivano con altre donne. Oggi è cambiato pochissimo: piuttosto che stare sole, si terrebbero anche uomini che le tradiscono con altri uomini. E che differenza fa? Un tradimento è pur sempre un tradimento, direte voi. Tecnicamente si. Ma nella pratica, un uomo che ti tradisce con un altro uomo, è uno che ti fa ancor più cadere le braccia, perchè a quel punto in quanto donna, non hai nemmeno più un termine di paragone al quale aggrapparti con disperazione: a tuo marito non piace la pussy, ma il pisello (oppure tutti e due!!!).

Ohibò, e ora mettici una pezza!!!



Normalmente questa tipologia di uomini multi-tasking, vengono schifati persino dal mondo gay: i gay, essendo uomini molto pragmatici, sono soliti sollazzarsi con loro per mere ragioni fisiche e nient'altro. I gay non sono come noi donne: se hanno davanti un furbo, uno a cui piace tenere il piede in due scarpe, uno a cui piace sia la carne che il pesce, uno già impegnato insomma, loro non lo giustificano, non lo perdonano, non se lo tengono tutta una vita sperando che cambi.

I gay sono realisti: accettano le situazioni, prendono atto del fatto che a star soli ci si può anche guadagnare (piuttosto che spendere il proprio tempo con uomini così), e sono in grado di prendere gli uomini per quello che sono.

I gay, sono avanti: il loro realismo e la loro concretezza, non mi disarma, anzi, mi spinge all'emulazione. Per questo forse sto tanto bene con i gay e la maggior parte di loro mi adora.



Le donne invece, hanno compiuto percorsi tortuosi e tuttora impervi: nonostante la rivoluzione sessuale e l'avvento del femminismo, la nostra sensibilità e fragilità di fronte al mondo, resta. Così come resta il terrore della solitudine, del ticchettio inesorabile e puntuale dell'orologio biologico, che non può fare a meno di ricordarci che per noi il tempo che passa, vale eccome. È forse per questo motivo che molte donne sono portate ad accettare tutto: accettano le prese in giro, gli amori finti; accettano le violenze domestiche; accettano che il loro uomo le tradisca con un altro uomo. Tutto, tranne che la solitudine.



Ci sono donne fiere del loro status di “maritate”, e fiere dei figli che hanno cresciuto. Sono quelle che hanno arredato la loro casa con estremo gusto, e si identificano in questa società come “donne di classe”. Queste donne però, possono definirsi felici solo a metà, perchè non portano sulle spalle solo il peso dei tradimenti dei loro mariti, ma bensì la zavorra dei tradimenti dei loro mariti con uomini dello stesso sesso.

E ai loro uomini double-face invece, cosa dico? Questo:

Oggi mentre scrivo questo post dal mio appartamento a Cinecittà, in un quartiere poco distante si celebrano i funerali di Simone, un ragazzo gay morto suicida perchè questa società non lo accettava. Lo so, è ridicolo: nel 2013 dovremmo finalmente essere tutti educati e abituati al concetto di integrazione e accettazione dell'altro, superando ogni stupida barriera. Tuttavia, un altro ragazzo si è tolto la vita in questa città, vittima consapevole di chi gli puntava contro il dito.

Certe cose purtroppo accadono perchè non si possiede ancora la libertà di auto-dichiararsi. Nei posti di lavoro, nei luoghi pubblici, sull'autobus, in metro, per la strada, chi è considerato “diverso” viene ancora additato. Simone si è ammazzato, mentre tanti uomini non arrivano proprio a farlo, ma portano avanti vite “nascoste”, segrete, solo perchè la famiglia viene ancora concepita come “uomo+donna = figli”, e dichiarare i propri gusti in ambito sessuale è tuttora considerato scandaloso.

Sono convinta che la maggior parte degli uomini con famiglia, impegnati con donne, e che cercano amori gay fugaci in rete, siano vittime di un sistema che li vuole uniformati, e che li taglierebbe fuori, se solo avessero il coraggio di dire al mondo intero come vorrebbero essere veramente.

Questo blog non ha la pretesa di cambiare il mondo, né le vedute di quelli che hanno sguardi troppo stretti sulla vita. Però nel mio piccolo posso concludere un post che nasce come ironico, in maniera seria, ricordando Simone, e stando vicina a tutti i miei amici gay che soffrono la condizione di non potersi dichiarare, né alle loro famiglie, e tanto meno al resto della gente.

Io sono dalla vostra parte, anche se è poco.

Nessun commento:

Posta un commento